Kremuzio

Dopo la pausa


Rieccomi dopo questi pochi giorni di pausa. Praticamente solo il lunedì è stato rubato al lavoro, una bella dormita e tanta cioccolata sono bastate a dare un po' di forze a queste stanche membra. Glisso sul resoconto dei doveri famigliari, ormai di routine. Qualche dvd sparato senza vergogna (ho da vedere la serie "dalla terra alla luna" di Tom Hanks, sulla storia della conquista del nostro satellite naturale. Molto bella) e pennichelle pomeridiane quasi da vergognarmi. Capisco mio padre quando tornava a casa non tanto per mangiare quanto per farsi una mezzora di dormita per ricaricarsi le batterie prima di tornare in negozio. Poi si era attrezzato chiudendosi dentro per dormire su di una sdraio. E se mi portassi una sdraio in ufficio? Dovrò parlarne all'ufficio del personale?Ieri ho sentito in radio la notizia che un'auto mascherata da jeep della protezione civile pare abbia allarmato gli abitanti del quartiere Prati, qui a Roma, girando con megafoni avvertendo di una imminente forte scossa di terremoto ed invitando quanti ascoltassero ad abbandonare le abitazioni e riversarsi in strada. Non so se siano stati presi dalle forze dell'ordine. Ma penso che molti abbiano dato loro retta, dato che la fobia ed una mancanza di certezze sull'argomento possano comunque colpire l'animo dei cittadini.Non so se si sia trattato di uno scherzo o di un avvertimento in buonafede, magari fatto da gente convinta dell'imminenza di un tale evento sismico. Però mi aspettavo qualcosa per la serata o la nottata di ieri. Il mio gatto, come la sera precedente la prima grande scossa, stavolta si era rannicchiato intorno alla zampa del letto, in un angolo vergine per lui dopo tanti anni. Ormai cerco di osservare i suoi comportamenti. Lì per lì ho pensato stesse digerendo con fatica o con giubilo quel pezzo di merluzzetto al forno che abbiamo diviso non equamente tutti quanti. Ma comunque, mi sembrava si stesse ripetendo un film già visto. Stavo scrivendo al portatile quando alle 23:15 circa una breve ma intensa scossa mi diede uno scrollone facendomi ondeggiare sulla sedia delle cucina e causandomi una botta di adrenalina che poi mi ha impedito di prendere sonno la notte. Ma sapevo anche che dopo quella breve anche se importante scossa, non ce ne sarebbero state altre. Lo sapevo perché il mio gatto era uscito da sotto il letto e salito al di sopra di esso, decretando il passato allarme.Tanto per andar contro alle tradizioni pasquali, niente abbacchio. Non ho voluto contribuire alla strage delle pecorelle che per motivi a me sconosciuti sono state prese di mira dai cattolici non vegetariani. Spesso il simbolismo religioso trascende dal simbolismo stesso per diventare un rumoroso muovere di mandibole. E tradizione per tradizione niente torta pasqualina al formaggio o colazione con uova sode e salame. Non avendo ascendenti anglosassoni preferisco il meno impegnativo caffè macchiato. Neanche ho pensato che avrei potuto ingoiare un piatto di coratella con i carciofi se solo vivessi all'interno di una famiglia tradizionalista. Cioccolata come se piovesse, in cambio, come unica concessione, anche se davanti ad un uovo con all'interno la sorpresa, rimarrei più facilmente impressionato se invece di microscopici pupazzetti cinesi, fossero completamente stracolmi di cioccolata. Quanto spazio vuoto sprecato! Ma se fosse solo per questo, per me la Pasqua sarebbe ogni giorno...A proposito di ripieni, ricordo quel fumetto anni 70, i favolosi Freak Brothers, tre fratelli fumati sempre alle prese con il problema di reperimento di spinelli, in cui in una storia svolta durante il giorno del ringraziamento, la famiglia chiedeva a quello che aveva preparato il tacchino, quale ripieno avesse usato per fare una tale delizia culinaria. La risposta fu semplice: "Ripieno? Nessuno... mica era vuoto quel tacchino..."