Kremuzio

Babbo Natale dov’era?


Si avvicina luglio, e con esso, oltre alle agognate vacanze, anche il 40esimo anniversario del primo uomo sulla Luna. Praticamente una vita. Ed il mondo sembra accorgersi solo in momenti di anniversari importanti di quanto fosse stata importante una simile tappa nelle scoperte scientifiche.Insieme ad amici, importantissimi giornalisti aerospaziali, sono stato invitato a tenere un paio di lezioncine sulla storia della missilistica, dei momenti più importanti nel progresso della propulsione a reazione, nella fattispecie dei razzi. Questo è un mio cavallo da battaglia. L’importante istituto immerso nel centro storico di Roma, ci aveva riservata una mezza giornata a contatto con gli studenti. La prima mandata ci ha fatto incontrare studenti del liceo, con i quali abbiamo potuto parlare con facilità della storia della corsa alla Luna, e delle stazioni spaziali orbitali, oltre che di una breve panoramica di come si progettano e costruiscono modelli di razzi. Come immaginavamo, i ragazzi non erano così interessati all’argomento, e non ce ne siamo stupiti. Anche le domande non erano così intelligenti, e moltissimi erano visibilmente annoiati. Cosa non si farebbe per saltare due ore di lezione.Poi è stato il turno di terza media e terza elementare. Ovviamente abbiamo dovuto calibrare gli interventi per essere più facili da comprendere. E questo è stato a scapito dei bambini un po’ più grandi. Nel caos più incredibile, abbiamo cercato di portare avanti argomentazioni che potessero risultare intriganti per risvegliare un interesse scientifico nei pargoli. Fortunatamente c’è sempre il discorso dei gabinetti orbitali che risveglia un’attenzione che spesso rimane sopita. Un semplice accenno a cosa potrebbe accadere agli escrementi a gravità zero, ed alle pompe aspiranti nei wc, al solito rilassa e ben dispone ad argomenti più difficili come immaginare quanto potesse essere enorme il Saturno 5, come un palazzo di 36 piani (ed ascoltare la domanda “ma cosa c’era dentro quei 36 piani, è stato emblematico). Qualche filmatino ogni tanto risvegliava i più assonnati facendoli tornare tra noi. Poi, dato che c’erano cappellini e magliette da dare a coloro che avrebbero fatto domande (avevamo dimenticato di specificare “intelligenti”), è iniziata la bagarre per l’accaparramento dei gadgets. Qualche domanda astronomica era d’uopo, e domande filosofiche tipo “chi ha inventato lo spazio?” o “chi ha inventato la Luna?”   Ma una chicca che ci ha fatto sorridere e fatto capire molto della capacità dei ragazzi di assorbire informazioni che a noi potevano sembrare di secondaria importanza è stata la seguente. Si descriveva il viaggio dell’Apollo 8, il primo viaggio umano verso la Luna. I tre astronauti Borman Lovell e Anders, i primi che abbiano lasciato alle spalle l’orbita terrestre, passarono il Natale nello spazio, leggendo alcuni versetti della Bibbia e facendo gli auguri al mondo intero in diretta televisiva. Una bambina, meritandosi il gadget, chiese infervorata se gli astronauti avessero visto Babbo Natale. Qui la cosa si fa intricata, in quanto i 3 uomini affermarono che sì, Santa Claus esiste, ma ad essere sinceri non dissero di averlo visto, affidando alle prossime spedizioni natalizie il dissolversi del mistero… Comunque ieri è partito uno Shuttle per rimettere a posto il telescopio orbitale Hubble... Se n'è accorto qualcuno?