Kremuzio

Storie di fantasmi


In questa casetta marina non manca niente. Non ci crederete, e neanch'io, ma qui dentro c'è un fantasma. La storia è questa: Nel 1943, questa che era la casa più grande del paesino di poche anime, che però aveva una ferrovia ed una stazione di una certa importanza, venne requisita dal comando tedesco che cercava di opporsi all'invasione degli anglo-canadesi che risalivano da sud. La battaglia di Ortona, che aveva un porto antico, scampata alle invasioni turche tantissimi anni prima, infuriava sanguinaria. Da quel porto, nell'estremo tentativo di fuggire e lasciare gli italiani in balia delle truppe straniere, si era imbarcato per l'esilio volontario il re Vittorio Emanuele III. Pare che i miei nonni che cercavano di fuggire dai bombardamenti nella capitale, incontrarono sull'appenino il corteo regale che scappava a tutta velocità. Di lì a poco tempo, secondo mia madre, si poteva assistere ai bombardamenti di Pescara, a battaglie aeree con un caccia che cadde a pochi chilometri in mare. Qui i racconti si fanno più fumosi. Fatto sta che arrivano i tedeschi e si insediano, gentilmente, come nei film, nella casa, installando una batteria contraerea. I soldati, tutti giovanissimi belli e biondi erano anch'essi gentili, per quei pochi giorni in cui i miei parenti rimasero. Poi presagendo i futuri sviluppi, tornarono a Roma, visto che si sentiva dire che stavano arrivando gli alleati.La storia poi ci dice che Ortona fu distrutta nei corpo a corpo, ed una nave inglese bombardò la casa, distruggendola. Dicono che fosse rimasto sotto le macerie uno di quei soldatini biondi, e che si chiamasse Fritz.Nel dopoguerra la casa venne rimessa in piedi con i fondi della ricostruzione, ovviamente con materiali scadenti, e lo so bene, che all'interno perde sabbia e si aprono crepe, ed è un continuo ristrutturare... Porco qua e porco là! Ma questa è un altra storia...Allora arriviamo al punto. Di notte alcuni che hanno dormito al piano terra dicono che al primo piano, vuoto, si sentono passi come di scarponi che camminano. Da piccolo avevo paura, anche perché queste storielle venivano raccontate quando andava via la luce elettrica, al lume delle candele. Ma io non ho mai visto ne sentito questo camminare, e si che dormivo anch'io al piano terra. Poi mi sono stabilito al primo piano, anche per la curiosità di capirci di più. Alcuni che vi hanno dormito in seguito dicono di aver sentito dei sassi cadere, o come biglie che rimbalzano, cosa che ho sentito anch'io, ma alla quale do spiegazioni razionali tipo rondini nel camino, pezzi di intonaco che cade e così via. Ma una sera, mentre stavamo mangiando in cucina, un calendario perpetuo in plastica appeso alla parete comincia ad oscillare senza motivo che non fosse quello di una mano invisibile che gli avesse dato una spinta. Tutti gli altri quadri o i lampadari rimasero fermi.Sono ormai passati tanti anni da quella volta. Il gatto che dovrebbe essere sensibile a queste cose metafisiche non ha mai dato segni di stranezza, anzi va sempre in una stanza di quelle buie scure ed abbandonate che ti vengono i brividi a passarci davanti. Comunque, anche se ci fosse il fantasma, non mi da' fastidio, anzi sapere che c'è e che si è sempre comportato bene, dà quasi conforto, specie un anno fa quando in casa entrò una torma di zingari a rubare tutto, al primo piano non entrarono. Mi piace immaginare che non riuscirono ad entrare perché c'era Fritz a fare la guardia e difendere il luogo che lo vide passare a miglior vita.