Kremuzio

Tanta, troppa plin plin


Ormai sono anni che ce le rompono in continuazione con la solfa del plin plin. Bisogna bere, possibilmente acqua minerale acquistata a cifre che vanno ben oltre il valore effettivo del bene. Probabilmente per abituarci a pagare un diritto. L’acqua è di tutti, ed ora che si sta andando verso la privatizzazione delle risorse idriche, ne vedremo delle belle. Una volta le rivolte si facevano per il pane, oggi si fanno e domani si faranno, per l’acqua. Chiedetelo intanto a quegli sfortunati che si sono visti triplicare le bollette dell’acquedotto comunale. Paga e bevi. Paga e fai plinplin. E fin qui niente di strano. Ma ormai è un po’ di tempo che ci sono pubblicità televisivo di tutt’altro tenore. Avete presente quelle signore che entrano in ascensore, e si vergognano del fatto che potrebbero puzzare di urina? Ma che razza di pubblicità è? Io non ho mai sentito signore puzzare. Sarò stato fortunato o forse il problema non c’è, almeno ai livelli pubblicitari? Oggi sono stato in un centro diagnostico e la mia attenzione viene attirata da manifesti che annunciano corsi per ritenzioni vescicali o come si chiamano, indicati a donne oltre i 40 anni o per chi ha partorito da poco, ed ovviamente agli uomini che sono stati operati alla prostata. In pratica una ginnastica per impedire quelle sgradevoli piccole fuoriuscite involontarie.Ci hanno preparato per anni con i pannoloni, poi divenuti troppo volgari ed umilianti, ora si passa ai corsi. La vita media si allunga, le cure aumentano ed i piccoli problemi pure. Fortunatamente per la TV ottimista in mano a padroni ottimisti, i vecchi sono tutti con folte capigliature bianche, giocano a tennis ed a golf, vanno in piscina e sono sempre felici. Gli unici di quel tipo che ho conosciuto erano ex direttori di banca, ex chirurghi baroni ed ex ricchissimi: non si può mica pensare che gli anziani siano così. Di solito si tratta di pensionati che fanno fatica ad arrivare a fine mese, che giocano alle tre carte con la social card, pieni di acciacchi ed incazzati col mondo, specie quando fanno la fila alla posta, uno dei loro veri sport. Tanti anni fa c’era lo spot della Fiuggi, con un panzone pelato che faticava a giocare a tennis contro un magrolino antipatico scattante che doveva la sua perenne felicità non tanto alla sua condizione lavorativa (non penso avesse un banco di pesce al mercato) ma ai suoi bicchieri di acqua con poco calcio. Si scopriva poi che avevano la terribile età di 40 anni, ma mentre il pelato ne dimostrava 60, l’altro, attorniato da donne, compresa quella del panzone, ne dimostrava surrealmente 20. Ecco un altro che “non doveva chiedere mai”, un semplice utilizzatore finale aggratis. Secondo me per merito dei capelli. Non a caso i nostri famosi amatori si fanno il trapianto di bulbi piliferi. Per il Viagra, poi è un’altra questione. Ma torniamo a bomba all’argomento iniziale. Non vi sembra che stiano creando un falso problema per vendere prodotti inutili? Stanno instillando nelle donne non più giovanissime il dubbio che si puzzi. Allo stesso modo in cui ti obbligano a profumarti e coprire qualsiasi odore naturale, si passa alla fase successiva con il terrorismo psicologico. Ma allentiamo la tristezza di questo argomento con un aneddoto. Durante il viaggio della Gemini 6, l’astronauta Schirra coniò il termine “costellazione di Urione” anziché Orione, facendo riferimento all’urina gettata fuori dalla navicella spaziale Gemini 7, le cui gocce, una volta nel vuoto cosmico, diventavano immediatamente perle di ghiaccio scintillante sotto i raggi solari… Che poesia! Altro che quello schifo di pubblicità che vediamo…