Kremuzio

Pesca miracolosa


Non avrei mai immaginato di arrivare ad una certa età e rimpiangere i democristiani. La colpa degli ex-comunisti, forse, o di chissà cosa. Non diamo sempre la colpa alle tv ed a chi le comanda. Fatto sta che non riesco ad immaginare un Fanfani, già divertente di suo, uno che riusciva a cavalcare i vari cavalli del regime, personcina folkloristica, artista pittore ed altro, la bella copia di Bondi per intenderci, recarsi ad un incontro con un primo ministro estero e parlare di puttane.Non ci vedrei neanche un Moro, o De Gasperi, o risalendo nella storia addirittura nel Regno d’Italia, Salandra, Nitti, Crispi, Depretis, Cavour! Ce n’era uno, che si lo vedrei, anche se non lo diceva pubblicamente: Mussolini, ovviamente.Non ce la faccio a non parlarne, in quanto mi viene in mente un mio aneddoto, di quando ero bambino. No, non si tratta di incontri peripatetici con meretrici, ma di un’altra attività ludica.Allora, avrò avuto 4-5 anni, e mi trovavo al mare. A quei tempi ovviamente non capivo i concetti di coscienza o sofferenza, per cui avevo una voglia matta di pescare, e prendere pesci in mare per motivi mangerecci, presumo, oltre che sportivi. Non conoscendo l’arte della pesca con la canna (attività poi aborrita in seguito per non far soffrire animaletti che poi non avrei mangiato… e dopo essermi infilato un amo in un dito… che dolore!), andai a raccattare una canna da un canneto dietro casa, la pulii per benino delle foglie lunghe e taglienti. Poi mi misi alla ricerca di uno spago. A casa non lo trovai, ma recuperai al suo posto un bel gomitolo di lana blu, probabilmente di mia nonna. Blu è anche il mare, pensai, ed avrei nascosto l’insidia ai pesci. Ne tagliai un paio di metri, e legai una estremità alla parte più sottile della canna con un paio di nodini. Ora serviva l’amo. Ovviamente non ce n’erano nei dintorni. A mio padre non piaceva quel tipo di pesca. Lui preferiva prendere il pattino e gettare una piccola rete, e poi il giorno dopo andare al mercato del porto più vicino a comprare il necessario per la frittura, visto che non è che si pescasse molto da quelle parti. Comunque, cominciai a spremermi il cervelletto vagando per la spiaggia alla ricerca di un’alternativa al pericoloso attrezzo. Ragionandoci sopra, presi un pezzettino di rametto di quella pianta che chiamavamo “pungitopo” che aveva delle punte aguzze e dolorose, che si appiccicavano alle gambe facendo male. Potevano di sicuro prendere un pesciolino! Presto fatto. Un altro paio di nodini ad un pezzettino vegetale, et voilà eccomi sulla riva del mare a gettare tra i flutti l’attrezzo che avrebbe permesso a tutta la mia famiglia, nonni e zii compresi, di fare una bella cena a base di pesce. Saranno state le 12:30 circa, mentre attendevo l’evento. Un mio zio mi faceva compagnia, pronto ad aiutarmi nel caso il pesce sarebbe stato così grande da non riuscire a farcela da solo. Mio padre stava facendo il bagno nei dintorni, ufficialmente per deviare il corso dei grandi branchi di tonni. In un momento in cui ero un po’ distratto, ed anche deluso dall’andamento della pesca, sentii la canna strattonarmi con forza. Nel frattempo si era fatto un piccolo capannello di persone attirate dai miei gridolini eccitati. Piano piano tirai su e con gioia vidi un pescetto attaccato al filo. Probabilmente era stanco dello strattonare, in quanto una volta tirato a riva, non si muoveva. Inoltre sembrava non ci fosse più “l’amo”, ma lo sfortunato era rimasto legato per la coda al filo di lana. Fu un trionfo… Iniziai a correre verso casa, dritto dritto in cucina, dove mia madre stava friggendo il pesce. Il caso volle che i pescetti già infarinati erano fortunosamente uguali a quello che avevo pescato io, e che, a guardarlo bene, aveva una strana polvere bianca nei dintorni delle branchie, proprio simile a farina. Un caso, di sicuro.E termino il flashback.Mi è venuto in mente quando sentivo quello strano uomo dalla pelle tirata e la testa colorata, vicino a Zapatero, che sorrideva nervosamente. Diceva frasi tipo che non aveva mai pagato una donna, forse neanche regalando gioiellini, farfalline, spintarelle o incarichi, perché a lui piaceva la conquista. Discorsi da grande statista... E' o non è il più grande ministro che la storia italiana abbia avuto? Che soddisfazione guardare in viso una ragazza che ha cinquant’anni meno di lui e conquistarla con lo sguardo ammaliante ed una serenata di Apicella! E poi via di corsa sul lettone di Putin a cantare bidibodibù e bidibodijé saltandoci sopra (chi non è troppo giovane forse si ricorderà la pubblicità di Ondaflex). L’utilizzatore finale non paga mai! Lo dice anche l’avvocato, ed il codice, forse. Ma si, nessuno ha pagato ragazze ed offerte al capo per riconoscenza o per soddisfarlo. Solo conquista del fascino latino. Che la Spagna ed il mondo lo sappiano!Sarà un caso, ma quando ci penso, vedo quell’uomo pieno di fascino sulla spiaggia, con una canna in mano, un filo di lana blu, ed all’altro capo legata con un fiocchetto alla caviglia una bella fanciulla bionda che esce dal mare, e se guardo bene, la giovane fanciulla ha il corpo un po’ cosparso di farina…