Kremuzio

Chi cerca trova


Mi sembra che questa sia la settimana dei ricercatori. Per festeggiarla parlerò un po’ dei trovatori, ovvero di quelli che ogni tanto trovano qualcosa di valore in terra. Io mi ci metto tra essi, ed ora vi racconterò alcuni piccoli segreti per riuscire nell’impresa…Fin da piccolo quando camminavo per le strade, anzi per i marciapiedi di Roma, guardavo in terra con curiosità perché immaginavo che questi fossero lastricati di cose preziose. Non so quando iniziò, forse quando mia madre trovò, una sera, un bellissimo braccialetto d’oro bianco proprio appena sotto il bordo del marciapiede. Da allora volevo essere anch’io bravo nei ritrovamenti, e ciò mi costò non poco. A mano a mano sembravo assorto nei miei pensieri, guardando in terra come se fossi un cercametalli, spazia volo sguardo a destra e a manca analizzando ogni piccola cosa potesse ricordare anelli braccialetti monete o altro. Le tasse da pagare erano due: La prima in bernoccoli. Ogni tanto sbattevo la testa contro i lampioni, ed una volta, ricordo come fosse oggi, allo spigolo di una vetrinetta di quelle sporgenti. Che malissimo mi fece! Ancora oggi quella vetrina esiste e penso a quante teste di bambini ci abbiano sbattuto. Ma oggi mi arriva all’altezza del bacino e la guardo con noncuranza. La seconda la pagavo in quel che sembravo. Sembravo quasi autistico a guardare in terra, e mi si diceva che sarei diventato gobbo ed ipovedente, neanche mi fossi dedicato ad attività autoerotiche. Ma forse era proprio così. In cambio non calpestavo le cacche dei cani, e ciò mi rallegrava.Dopo tanti anni posso dire di aver raccolto da terra un mucchio di cose preziose. Non che mi ci sia arricchito, ma tra orologi, anellini, braccialetti, spillette e cavigliere, una volta ripuliti e rimessi a posto, si potevano regalare. Spesso però quel che si trovava, si riperdeva, forse per il destino insito per ogni cosa. Specialmente gli orologi ed i braccialetti, per cui vi consiglio di portarli a far riparare le chiusure. Costerà un poco ma ricordate che non li avete pagati niente e se non lo farete, ricadrà prima o poi senza che ve ne accorgiate, proprio come è accaduto al precedente possessore, e come accadrà al successivo. Mi sento di poter dare alcuni consigli: innanzitutto ricordate che “potrebbe essere oro quel che riluce” anche se spesso sono tappi di bottiglia e cartine di sigarette argentate, ma vale sempre la pena di buttarci un occhio. Le cose tonde potrebbero essere monete.  Una volta ci si faceva poco, mentre oggi se trovi 2 euro ti ci puoi anche fare un panino dal fornaio. Le banconote si trovano sempre ripiegate, a volte escono da buste e spesso sono all’interno di bustine, sacchetti, piccole custodie, e sono sotto le auto, nei parcheggi, dalla parte del conducente, da dove cadono nel momento in cui questi esce dall’abitacolo. O entra, dato che si mette le mani in tasca per prendere le chiavi e la cartamoneta esce senza far rumore. Da lontano alcuni pacchetti di sigarette sembrano fogli da 20 e 10 euro, maledetti hanno lo stesso colore.. I braccialetti gli orecchini ed i cellulari e gli orologi cadono dal motorino, per cui si deve guardare in terra in mezzo ai sampietrini, dopo qualche buca non troppo profonda e nei curvoni da fare velocemente.Molte di queste cose le vedo in terra dal motorino, allora con tutta calma mi fermo, parcheggio, scendo e torno indietro per raccogliere il bottino. Altro posto dove si trovano portafogli e cellulari è all’interno delle cabine telefoniche, sopra l’apparecchio telefonico, La gente li poggia, poi si arrabbia durante la conversazione, e si dimentica di riprenderli.C’è comunque un ‘ “etica professionale” che rispetto assolutamente. Se trovo un portafogli, me lo tengo solo se non ci sono documenti all’interno. Se ci sono carte di credito o altro che possa dare un nome allo sfortunato con la testa sulle nuvole, lo porto al più vicino posto di polizia o carabinieri. Non mi cruccio di farlo io direttamente che le leggende dicono che a volte vieni incolpato di non riportare tutti i soldi ma di tenerti una parte, e ciò non è bello. Lo stesso per i cellulari. A parte che non ne sono un patito, anche se ne avrei trovati alcuni dell’ultimo tipo, senza pin, che ne so se questi sono stati rubati o son serviti per una rapina o tolti a qualcuna che è stata violentata? Meglio non rischiare. E’ proprio con il cellulare che prendono i rei non ancora confessi. Al massimo, se è già acceso sbircio tra le foto, ma un giorno mi è passata la voglia quando ne ho vista una fatta ad un vecchietto morto nella bara. Che tristezza…  Comunque la tentazione di tenersi i soldi è tanta, ma resisto in quanto molti anni fa, alla mia ragazza che non navigava nell’oro venne restituito il portamonete con duecentomilalire, una cifra spropositata per quei tempi ma doveva andare metterli in banca, faticosi risparmi, e la cosa stupì sia i poliziotti incaricati per la restituzione sia me stesso che non credevo nell’onestà altrui. Allora penso che sono gli esempi a trasformare le persone e che basta poco per migliorare qualcosa nella società, con gli esempi.Una volta raccolsi un piccolo portamonete, sembrava gonfio di banconote. Lo aprii emozionato ed al suo interno alcuni foglietti di quaderno avevano scritto, con mano infantile "tante lire". Bellissimo! Dovrei averlo ancora oggi...Ogni tanto si trovano foulards, utili per regali, ed altri capi di vestiario che non raccolgo assolutamente, quali maglioncini, scarpe e slip. E mi chiedo come abbiano fatto a perderli, in particolar modo gli ultimi due…