Kremuzio

Fierezza ed orgoglio?


Non mi è stato per niente bene far volare le frecce tricolori sulla basilica di S.Paolo dopo il funerale di quei poveri ragazzi morti sul lavoro in terra straniera. Quegli aerei che dovevano rappresentare una bella tradizione italiana, erano stati sporcati dal loro volo per “festeggiare” uno dei peggiori dittatori contemporanei, con le mani sporche di sangue e petrolio. Non so quale significato volevano dar loro, ma per me è stato depotenziato al massimo.Esco di casa lunedì mattina per andare al lavoro. Abito ad un tiro di fionda dalla basilica e trovo tutte le strade piene di polizia. Camionette, pullman, gazzelle, uomini in divisa mimetica. Lì per lì non capisco, poi ricordo. Tutta via Ostiense con i lampioni imbandierati. Qualche balcone con una bandierina tricolore. Ricordo mia madre quando mi diceva: “che bello ai tempi di Mussolini quando tutti i palazzi erano pieni di bandiere”. Bah! Penso alle visite di gentaccia come Hitler o Goering, poi ripenso alle visite di gentaglia come Gheddafi, e ripenso a quanto accaduto. Sei volontari muoiono probabilmente per non aver rispettato le procedure. Hanno lasciato che un’auto imbottita di tritolo si intrufolasse tra due piccoli blindati ed esplodesse. Poveracci. Lavoravano per le loro famiglie. Ma non penso che siano stati eroi. Sfortunati come tutti coloro che muoiono sul lavoro. Si diventa eroi quando si muore per un ideale, per proteggere il proprio paese dall’invasore, quando si combatte per la difesa della propria casa, per salvare con il proprio sacrificio i deboli. Avete presente Salvo d’Acquisto? Lui era un eroe. Non si deve morire per “esportare la democrazia”. Ma scherziamo? Noi che esportiamo la democrazia… Date al presidente afgano Karzai cinque televisioni ed ecco la nostra democrazia bella che esportata. Siamo alle solite. Combattiamo una guerra mascherata non dichiarata, ed accade troppo spesso in questi ultimi tempi. E non dipende dai governi. A partire dal 1991 con i vari “Cocciolone e Bellini” che andavano a bombardare l’Iraq per una guerra ingiusta, poi via bombardando la Serbia, ed oggi ad assaltare talebani. Seguiamo gli americani che l’ultima guerra vinta è stata dopo aver buttato due bombe atomiche sui civili. Bombe che volevano buttare sulla Corea, sul Vietnam, e che dato che giustamente non hanno potuto farlo, sono stati battuti. Bell’esercito e bei generali che hanno! Ora democratizzano a morte l’estremo oriente. Ed i Talebani li avevano inventati loro negli anni 80, come al solito, come Saddam, per combattere i sovietici. Ricordo nel 79-80 quando facevo il militare e le armate rosse invadevano l’Afghanistan. Noi soldati avevamo paura di andarci, contro i russi ovviamente. C’era una vignetta di Andrea Pazienza sul mitico settimanale “il Male” in cui un soldato italiano armato di tutto punto, trascinandosi il mitragliatore diceva, se ricordo bene: “mamma mi mandano in affaganistan… almeno fumo…”. Ma a quei tempi c’era la naia, la leva obbligatoria. Ora sono tutti volontari. Lo fanno perché non hanno trovato niente di meglio, o per convinzione, poi hanno fatto di tutto per andare in missione all’estero e prendere un bello stipendio. Io prendevo trentatremila lire al mese, paga da caporale. Niente di pericoloso, dicevano, si tratta di far del bene alla popolazione. Poi magari dopo l’attentato, la popolazione arriva e cerca di rubare dai cadaveri le cose di valore. Forse non ci amano poi così tanto, ma si sa, c’è la fame laddove importano democrazia. Farebbero meglio ad importare qualcosa da mangiare. Oltre ad esportare oppio ed i suoi derivati.Ho un parente che si è fatto Iraq e Kosovo. So quanto ha dovuto penare per farsi mandare li. Aveva bisogno di soldi. Mesi lontano dalla famiglia che temeva per la sua incolumità, ma poi è andata bene, e poi l’ultima volta non ci voleva andare, ma ha dovuto farlo per non passare da vigliacco nei confronti dei superiori. Al ritorno ha pagato i debiti, ha fatto un’altra figlia, si è comprato un bel laptop e si è tolto qualche sfizio. Non ho mai pensato sia stato un eroe né che abbia esportato democrazia. Ha fatto un lavoro, come poteva, al meglio delle sue possibilità. Mi sono stancato di ascoltare interviste dove brave persone ammettono di essere “fieri ed orgogliosi di quei ragazzi morti”, parole importanti e sprecate. Io lo sarei la prossima volta che un italiano vincerà un premio nobel per una scoperta scientifica, ma i fondi si danno alla "Difesa" mica alla Ricerca. Da quanto non accade? Metterei anche una bandiera alla finestra. E basta speculare sui bambini. Lasciateli giocare, non mettete loro un basco rosso in testa per far fare il saluto militare per copiare i gesti del piccolo John John Kennedy. Mi ricordano tanto i Balilla col fez nero. Anche questa è violenza sui bambini. L’articolo 11 della Costituzione recita: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali… eccetera. Allora chiedo al Ministro della guerra: “siamo in guerra o no?” sono anni che tutti i governi parlano di azioni di pace, ma intanto si mandano uomini armi bombardieri ed elicotteri d’assalto. Ditecelo una volta per tutte. E poi cerchiamo di battere i nemici senza ipocrisia. Magari allo stesso modo in cui combattiamo gli immigrati clandestini! Io non sono fiero ed orgoglioso per niente, anzi…