Kremuzio

Svelato uno dei più grandi misteri femminili?


Una delle cose più misteriose dell’universo, e precisamente di quello femminile, sono le borsette. Mi è ignoto il motivo per cui vengano scelti alcuni oggetti, religiosamente trasportati in minuscoli contenitori di stoffa o pelle, con due manici, piccoli, e con una tracolla scomodissima. Sono oggetti pesantissimi. Stamattina mentre stavo dialogando con una collega, appoggiato allo schienale di una sedia, l’occhio indagatore si era intrufolato all’interno della sua borsa, deposta sulla sedia stessa, aperta. Non so cosa mi aspettassi di vedere di tanto sconvolgente. Nell’immaginario erotico maschile, le borsette di solito contengono accessori personali, intimi e celati alla vista per motivi che non intendiamo. Ad essere sincero, intravidi solo una bustina di fazzolettini di carta ed il portafogli, ma al di sotto doveva per forza trovarsi qualcosa di strano. Niente che si muovesse o vibrasse, ma considerato che i soliti 2-3 cellulari erano in bella mostra sulla scrivania (perché poi tutti quei telefonini? Ho alcuni pensieri in mente che svelerò in uno dei prossimissimi post), lì sotto dovevano esserci gli attrezzi necessari per il trucco o altre cose stranissime ad un occhio indagatore maschile. Negli specchietti hi-tech secondo me c’è l’apoteosi dell’inventiva: hanno forme che sembrano sigarette, accendini, bigliettini, fiori o calcolatrici. Poi li apri e vedi un vetro riflettente da far invidia a Rambo, sporco di polveri strane grasse ed unte, probabilmente quelle ciprie che vengono spalmate con dischetti di materiale extraterrestre che nemmeno su CSI scoprirebbero l’origine, per la strana consistenza tattile. Un po’ come quel disco ricoperto di creme cerose e stuccanti che usa normalmente il primo ministro più amato nella storia del creato. Solo che non fa così impressione quando quei gesti artistici li vedi fare ad una donna. I rossetti o i lucidalabbra così diversi tra loro e così seducenti nel momento dell’impiego, dando quell’odore alle borse che quando si aprono liberano effluvi antichi, sempre gli stessi nonostante i prodotti cambino ad ogni moda. Non capisco poi perché si impiastrino le palpebre, vista la bellezza sempre e comunque degli occhi. Tanto varrebbe disegnarne altri con pupilla e tutto, così che si raddoppino gli stimoli visivi. Per le ciglia quel coso tubicino un po’ schifoso ripieno di melma appiccicosa nera raggrumata che sembra indispensabile quanto l’acqua, ma completamente agli antipodi come essenza. Smalti per unghie? Bah, puzza troppo per le mie nari sensibilissime, e più che altro aborro l’acetone, e con i due effluvi mischiati scappo a gambe levate per non soffocare.  E poi ci sono i vari settori laterali, chiusi da una cerniera lampo. Le chiavi! Quante ne hanno, mazzi enormi con quelle di casa, della macchina, gli antifurti, il garage con telecomando.Poi c’è il settore carta ed affini, di solito inseriti in una microagendina (micro per le due dimensioni salienti, ma macro per la terza dimensione: lo spessore) farcita di bigliettini, appunti, santini, calendarietti di plastica, biglietti della metro nuovi ed usati, volantini di negozi del centro, buoni sconto per trattamenti estetici, numeri di telefono, la lista delle mestruazioni passate e di quelle future, gli appuntamenti ambulatoriali pezzetti di scatolette delle medicine così che si legga il nome.Le fumatrici poi aggiungono un pacchetto con su scritto che il fumo uccide, e mai che il fumo fa invecchiare la pelle, forse le scelgono apposta dal tabaccaio. Gli accendini piccoli, oblunghi, colorati preziosissimi, si perdono in continuazione, mica come quelli Bic cicciotti da 50 centesimi la dozzina che ti gettano in auto ai semafori. Anche in questi piccoli particolari si vede una donna.Ma quanto pesano le borsette piene? Un uomo di solito non si immagina la fatica del trasporto, che sembra così naturale, così aggraziato come se fosse mezzo pieno di piume di pulcino. Ma lo scopri quando ti dicono “per favore me la tieni un momento mentre mi provo questo bel vestitino?” ed improvvisamente, se hai studiato chimica e fisica, ti vengono in mente le nozioni del peso specifico, calcoli il peso confrontandolo con il minimo ingombro, e scartando sic et simpliciter che possa contenere piombo o oro, allora pensi che per qualche motivo stranissimo e politicamente scorretto, ci sia uranio arricchito o un altro minerale proveniente dallo spazio, forse caduto con una meteorite, forse kryptonite! E subito dopo chiedi “ma che cosa c’è di così pesante qua dentro?” la risposta è al solito “niente, cose da donne”. Boh? Per me che non sopporto di avere le mani occupate ed indosso tra pantaloni e giacconi una media di 20-25 tasche, piene di “cose da uomini” mi giunge difficile capire. Sì, è proprio un mistero: sarà anche per questo che sono così curiosamente attraenti?E voi cosa mettete nella borsa che io non abbia catalogato in questo dotto intervento?