Kremuzio

Quando un centauro fa tanta pipì


Ieri mi arriva una email dalla sede centrale del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) poiché, nella mia veste di rappresentante dell’associazione per la zona di Roma, devo indagare su un avvistamento. Mi vengono dati i recapiti telefonici dell’avvistatore e subito gli telefono.Il caso è il seguente: Domenica scorsa verso le 21:30, due testimoni tornano a casa in una villetta ai bordi di un bosco tra Bassano Romano e Trevignano. Fa molto freddo, molto vento, ad altezza collinare di circa 600m sul livello del mare. Aprono il cancello col telecomando e sempre a distanza accendono le luci esterne della villa. Si accorgono, nello splendido cielo senza Luna, che ci sono due luci in apparenza proprio sopra il tetto della casa. Vengono descritte come una coda di pesce, bifida, ed una testa. Le luci sono luminose ma non fortissime come quelle di un faro. Sembrano opache, ed illuminano il terreno molto più della Luna piena. Il cielo è stellatissimo. Le due luci sono separate ma danno l’impressione di essere collegate tra loro, sembrano muoversi nella stessa direzione e traiettoria come se fossero un unico oggetto luminoso alle estremità. Un enorme alone, quasi un cerchio di luce, le comprendeva interamente, come quegli aloni che si vedono intorno alla Luna nelle notti molto umide, una specie di arcobaleno lunare. Le luci sono al suo centro ed oltre ad essere opache sembravano quasi tremolanti mentre si spostavano verso la collina, apparentemente contro la direzione del forte vento, maestrale, proveniente dal mare. In seguito si forma un secondo cerchio più leggero del primo. Sembra cambiare direzione, ora si sposta tornando sopra la casa. E qui i testimoni che ritengono non si tratti di un aereo o di un elicottero, si accorgono di una cosa strana. I cavalli del loro allevamento corrono nervosissimi nello spazio a loro disposizione, cosa che non avevano mai visto fare di notte. Sembrano che anche gli animali si siano accorti di quella strana luce nel cielo, e che non si tratta della Luna. Il fenomeno dura per almeno 10 minuti, fino a che i testimoni, anche per timore, entrano in casa non sapendo cosa fare e perdono di vista quanto stava accadendo. Al che mi informo con alcune domande se nei paesi vicini, dato che era domenica sera, ci fossero state feste patronali che avessero giustificato il lancio di piccole o grandi mongolfiere di carta luminose. Non c’erano feste né discoteche con i loro laser, e la dimensione della “cosa” incriminata erano tali da essere enormi. Alla distanza di un braccio teso, l’estensione della luminosità era di circa 6 palmi aperti. Al che penso si sia trattato di un fenomeno astronomico, ma cosa? Mi informo con gli altri colleghi del CISU sulle nostre mailing list, e leggo che nello stesso periodo di tempo sono giunte numerosissime segnalazioni nel centro Italia. Il fenomeno osservato era da imputarsi al razzo vettore americano Atlas Centaur che aveva riversato ai margini dell’atmosfera del propellente che a causa della mancanza di aria, si era trasformato in una specie di aerosol, una piccola nebulosa che con la luce solare presente a quelle altezze, aveva creato questa specie di alone-arcobaleno artificiale. Era stato lanciato dalla base californiana di Vandenberg, e durante l'immissione in orbita del satellite meteorologico militare DMSP F18 aveva riacceso i motori e scaricato del carburante.Il lancio è avvenuto alle 18 e 12, ed alle 21 e 10 il clamoroso fattaccio. Alcune foto del fenomeno che corrispondono abbastanza, fatte salve le differenze percettive del testimone, sono visibili qui http://www.astronomical.co.za/gallery.htmBeh, un caso risolto a tempo di record che ci fa capire quante cose strane possono accadere ai limiti della nostra atmosfera. Chissà se qualcuno nel frattempo è stato sicuro di aver visto astronavi aliene? Scommetto di sì! Ma l’unica cosa certa è che i cavalli si erano preoccupati e scappavano. Ma chi non si sarebbe preoccupato percependo che un centauro si fosse messo a fare tanta pipì lassù sopra le nostre teste? Gli amici equini se n’erano accorti. E se l'avete visto anche voi, me lo raccontate?