Kremuzio

Noi, i ragazzi del muretto di Berlino


Sono passati 20 anni e probabilmente le cose sono peggiorate. Se non altro prima le mura si vedevano, grandi, tangibili, pesanti, dipinte, orrende, massicce, difese, grigie. Poi sono state dipinte, colorate, ridicolizzate, sbertucciate, imbrattate. Poi le hanno buttate giù, prese a picconate, a martellate, a calci, a sputi, tagliate, segate. C’era la guerra fredda vent’anni fa. Capitalismo contro comunismo. Che poi cosa vuol dire capitalismo? Chiamiamolo consumismo, che poi è la stessa cosa. Può esistere il capitalismo senza la frenesia dello spendere, senza lo shopping, senza i soldi? Quindi avere soldi vuol dire spenderli. Ma non pensiamoci, facciamo finta che i poveri sfortunati che abitavano in paesi dove c’era comunismo abbinato alla mancanza della libertà, abbiano voluto diventare occidentali, e di conseguenza uomini liberi per… per cosa? Basterebbe la libertà a giustificare l’occidente? Ricordo le lamentele, prima della caduta del muro di Berlino. Erano poche e semplici. Mancavano le merci nei negozi, mancava la libertà di uscire dai confini, mancava la possibilità di acquistare belle automobili. Sono stato in Ungheria e Cecoslovacchia prima dell’89. Sì, ci volevano i visti, dovevi aspettare alle dogane, spendere soldi per i permessi, cambiare la valuta, quante ore sprecate per i controlli, Le guardie di frontiera volevano essere sicuri che non portassi armi, droga o porno. Mi era strano il fatto del porno, proprio loro che esportavano le migliori pornostar: forse era per non avere concorrenza. Chissà?Ricordo i supermercati con scaffali vuoti, scatolette e prodotti provenienti dal mercato comune del blocco sovietico, che ora non mi ricordo come si chiamasse. Ricordo le puzzolentissime fumose auto con una benzina che aveva tutto un altro odore. Trabant in fibra di vetro e motori che non capivi quanti tempi avessero. Quante ce n’erano abbandonate sul ciglio delle strade, rotte. Poi c’erano le 124 costruite in Russia, le Lada o Niva, le UAZ le Skoda… Negozi di vestiti con strani colori, con manichini bruttissimi. Non ti veniva voglia di comprare neanche un souvenir. Facevi la spesa con pochissimi soldi. Ricordo un carrello pieno di generi di prima necessità con l’equivalente di 2 euro di adesso. Andavi a mangiare in un ristorante e con diecimila lire mangiavi bene in due. I tram, frequenti e puliti costavano una miseria. Ma c’era il comunismo, non c’era la libertà.Una volta in Yugoslavia entrarono dentro al mio furgone, senza rubare nulla. Forse cercavano droga o porno. Probabilmente la polizia del luogo, non certo ladri, ma si sapeva che non c’era la libertà.In televisione vent’anni fa vedevi i berlinesi dell’est passare le brecce e riversarsi, vestiti male, dentro Berlino Ovest. Li intervistavano e dicevano che la cosa più bella erano i negozi, pieni di merce, di colori, di luci, di tutto quello che potevano desiderare. La storia la sappiamo. Ora i nostri nemici sono gli islamici, ed in Germania ora non ci sono più divisioni, ma molti della vecchia Germania Democratica negli anni successivi alla liberazione, sono diventati poveri. Qualcuno rimpiangeva quando lo stato ti garantiva il lavoro, la salute, i trasporti, la casa. Ora costa tutto molto di più e le certezze non ci sono. Però c’è la libertà. Libertà, se avessero i soldi, di acquistare belle automobili, di uscire dai confini che non ci sono più, di parola, di fare e comprare quello che ti pare. Peccato che non ci siano i soldi, davvero. E la tristezza la vedevi quando facevano la fila ed entravano nelle banche dove come benvenuto ti regalavano 100 marchi da spendere subito. Bei tempi quando in molti pensavano che il comunismo fosse una cosa sbagliata. Qualcuno lo pensa ancora oggi, perché no? Ed infatti da quel giorno continua ad arrivare in occidente la povera gente che vede da questa parte tutte le soluzioni alle loro miserie, ed il loro arrivo ha fatto nascere la xenofobia, che prima non avevamo. Avevamo paura solo dei comunisti, prima, ora ne abbiamo verso tutti quelli che sono diversi. Ci abbiamo guadagnato? Era meglio restare con il muro di Berlino o con la Lega Nord al governo che sulla xenofobia ci ha mangiato e marciato? Avevamo paura delle atomiche del blocco sovietico, ora abbiamo paura delle atomiche degli iraniani. Capitalismo e consumismo hanno battuto definitivamente, per ora, il comunismo. Io quando sono andato a Berlino, un anno dopo l’abbattimento del muro, da bravo consumista cosa ho fatto? Ho comprato dei pezzetti di intonaco colorati per ricordo. 5 marchi, neanche troppo per un capitalista.