Kremuzio

Strane notizie


Una delle mie manie, pur se poco pericolosa, non è molto semplice da gestire. Riguarda sempre la carta stampata, ma non quella patinata, bensì quella ingiallita, vecchiotta, di grande formato, possibilmente rilegata in grandi volumi con carta variopinta piena di gigli stampati. Le riviste vecchie! Belle e grasse annate piene di bellissimi articoli. Fantastiche annate che profumano di carta antica, un po’ di muffa ed un po’ di qualcosa che non si capisce. Bisogna stare attenti a sfogliarle, perché si possono strappare se fatto con troppa velocità, per cui devo girare le pagine con un ormai ben collaudato movimento del braccio. Con solo la mano non si può, pena lo strappetto sul punto più delicato del foglio. Purtroppo sono molto grandi questi volumi, perché le riviste erano grandi, e scritte con caratteri di stampa non troppo visibili per chi non usi gli occhiali per vedere da vicino. E pesano, così che non si possono tenere in mano, ma solo poggiati su di un piano o sulle ginocchia.Non ho troppo spazio a casa, e visto che non riesco a non acquistare queste annate quando mi si presenta l’occasione, ecco che le accumulo un po’ dappertutto, sui pavimenti, lungo il corridoio o sotto il letto. Non ce la faccio più a sistemarle con ordine. Ma perché questa mania? Adoro leggere le vecchie notizie, tutto quello che accadeva dal dopoguerra in poi, i gossip, o come si chiamavano allora, pettegolezzi. C’erano anche in quei tempi e attrici, i politici che andavano per attricette, che sniffavano, che corrompevano e si facevano trovare in mezzo a “balletti rosa” se si recavano in festini con fanciulle giovanette, o in mezzo a “balletti verdi” se si trattava di giovanotti. I nomi erano quasi sempre gli stessi, tutte le varie famiglie coronate del tempo, che poi sono nomi arrivati fino ad oggi, senza neanche rinnovare le generazioni. Cinquant’anni fa c’erano sempre le stesse notizie, le stesse rubriche, gli attori che si scazzottavano, i paparazzi, Andreotti, Mike Bongiorno, Claudia Cardinale, attori, attrici, ciclisti, modelle, santi e santoni, miracoli, fatti strani, che poi sono quelli che preferisco, oltre alle visioni del futuro a volte azzeccate, a volte clamorosamente sbagliate. Poi oltre all’ottimismo c’era anche i pessimismo legato alle bombe atomiche, alla guerra terminata da poco.I fatti strani sono quelli che mi appassionano e praticamente sono la molla che mi spinge a sotterrarmi sotto questi quintali di carta profumata di antichità.In un’annata rilegata di “oggi” del secondo trimestre del 1955 ho trovato due trafiletti interessantissimi. Eccoli:-         Fra gli strani incidenti registrati presso l’associazione per la prevenzione degli infortuni di Chicago si leggono anche questi: “A Houston nel Texas, la signora Jessie Dugar ha inghiottito lo spazzolino da denti per l’emozione provata vedendo due uomini che litigavano davanti alla sua casa”; “a Cincinnati, un bambino di cinque anni si è buttato dalla finestra del quarto piano di un palazzo che stava bruciando, è finito su di un filo d’acciaio teso per i panni ed è rimbalzato di nuovo al secondo piano”; “Peter Passantino, un ragazzo di undici anni, ha messo il naso in un buco in una staccionata di legno, a Chicago. Un cane che stava passando dalla parte opposta gli ha morsicato il naso”.-         Bonn, maggio 1955: recentemente, il XXII reggimento di fanteria USA è stato trasferito a Butzbach nell’Assia. Il reggimento ha come distintivo quattro foglie d’edera disposte simmetricamente e per motto “Semper Fidelis”. Per costruire una caserma, i pionieri hanno profondamente scavato nelle vicinanze della città, mettendo in luce i ruderi di una cittadina romana e di un campo militare del primo secolo dopo Cristo. Gli archeologi hanno potuto stabilire che esattamente in quel punto, circa 19 secoli orsono, era di guarnigione la XXII legione romana, che aveva per distintivo quattro foglie di edera simmetricamente disposte, esattamente come lo sono quelle del reggimento americano e per motto “Pia Fidelis”. Gli scavi hanno dimostrato che le legioni romane, proprio come ora fanno i reparti americani in Germania, vivevano in un campo vicino al quale sorgevano le abitazioni dei familiari.Belli vero? Altro che quelle stupidaggini sulla fine del mondo del 2012!