Kremuzio

Sognare le stelle? Si può!


Non è facile al giorno d'oggi trovare persone particolarmente positive nel mondo che conta. Personaggi famosi sono un po' dappertutto in televisione o sui giornali, e ti sembrano così finti, costruiti per parlar di sé e vendere qualcosa. Ci sono eccezioni naturalmente, e in questo weekend ne ho incontrata una.Chi mi conosce sa quali sono gli argomenti che mi interessano al punto tale da spingermi ad intraprendere viaggi di media lunghezza per partecipare a convegni ed approfittarne per incontrare amicizie nate nei gruppi di discussione o sui forum, in internet. La settimana scorsa sono stato a Bologna ed invece questo fine settimana appena trascorso mi sono recato a Lecco, per partecipare al quarto Astronauticon, ovvero l'unico convegno di astronautica fatto ed organizzato da appassionati italiani. Nulla di ufficiale, ministeriale o burocratico, svolto in grande amicizia per dare l'opportunità a quanti si interessino di spazio, di confrontarsi, dialogare e presentare qualche studio. Io ne ho presentato uno su di un misconosciuto sperimentatore degli anni '30, un certo Alberto Fenoglio, ma non è di questo di cui voglio parlare. Ogni anno viene invitato un'ospite d'onore. Due anni fa ci fu l'astronauta italiano Umberto Guidoni, mentre quest'anno è toccato a Mike Fincke, che è stato per un anno complessivo sulla stazione spaziale internazionale (ISS), di cui è stato anche comandante, con la particolarità di esserci arrivato con un razzo russo e non con lo space shuttle. Beh, senza dilungarmi sulla sua biografia e curriculum, vi racconto del mio primo incontro con lui. Me ne stavo nella sala del convegno a sistemare le mie cose, un po’ distante dall'entrata, quando entra lui. Vestito in tuta azzurra da lavoro della Nasa, seguito dal traduttore e dal solito codazzo di curiosi. Mi vede, sorride deviando dal tragitto più breve per andare sul palco ed allungando il braccio per stringermi la mano, mi saluta con un “buongiorno”. Certo, non mi ha riconosciuto in quanto non sono uno famoso e tanto meno lo ha fatto per un motivo particolare. Solo che è fatto così. é una persona che è semplice e simpatica, nonostante abbia raggiunto uno dei vertici della sua carriera ed è considerato uno dei più importanti astronauti mondiali, è una persona affabile ed alla mano. Al momento delle foto e degli autografi sulle stesse, non si è mai tirato da parte, (e nella foto potete vedere il nostro eroe con il mezzo Kremuzio) passando 3 giorni in un tour de force così stressante che ci sentivamo noi stanchi per lui. Di grande umiltà, visto come ascoltava un astrofilo che gli spiegava come funzionava il pendolo di Foucault o l’esperimento di Galileo dei pesi nel vuoto. Lui sembrava interessato, ma quelle cose le conosceva benissimo, sia per averle studiate (due lauree ed un paio di master) che per averle provate lassù. E di sicuro le conosceva meglio di tutti noi. Quanta diversità con i superuomini nostrani! Vedendo il filmato con le sue avventure, abbiamo potuto vedere quanto si fosse divertito come un pazzo durante la sua permanenza nella sua casa in orbita a gravità zero. Che invidia vederlo galleggiare nel vuoto lungo i corridoi irti di apparecchiature e cavi e tutta la roba che si può trovare in un condominio spaziale. Storia sentita raccontare almeno 3 volte nella varie riunioni ufficiali e non. Per ultima nel teatro dell'opera di Lecco, dove davanti a circa 400 persone spiegava la sua vita, la sua casa di Pittsburgh che vedeva da lassù, del planetario dove i genitori lo accompagnavano almeno due volte la settimana perché costava meno del mandarlo allo stadio, e lui ultimo di 9 figli, aveva quella passione che l'avrebbe portato lontano, anzi altissimo. Deve essere strano rimanere lassù per tanto tempo, con l'ultima figlia che non lo riconosce quando torna, con le telefonate da parte di Obama (“quando il presidente chiama io rispondo” diceva sempre).Come chicca abbiamo saputo anche che, oltre ad essere colonnello dell'aeronautica, è stato anche un attore. Infatti abbiamo potuto vedere un cammeo in un episodio di Star Trek Enterprise, in cui dice solo una battuta mentre premeva dei pulsanti su di un pannello. Una delle sue ultime frasi all'incontro è stata: “ la differenza tra Star Trek e la Iss è che mentre nella finzione premevi tanti pulsanti e non succedeva nulla, sulla stazione spaziale non premete mai pulsanti” E via con battute sulla cucina italiana, e posso assicurarvi che ne ha potuto gustare parecchia nei ristoranti. Comunque negli incontri pubblici terminava sempre rivolgendosi ai giovani dicendo che per arrivare ad esaudire i propri sogni, bisogna fare una cosa sola: studiare, studiare e studiare duramente. Lui i suoi sogni li ha esauditi. Ma chissà cosa sognava nel suo sacco a pelo senza peso, o davanti all’oblò dal quale osservava la Terra da lassù?