Kremuzio

Lo sguardo di Amanda


È da un po’ di tempo che volevo scriverne. Non che mi affezioni a fatti di sangue, anzi, si tratta di un caso, quello dell’omicidio di Meredith Kercher, molto violento ed efferato. La morte della giovane studentessa inglese sembra essere l’essenza del male come si intende oggi.Non è che io voglia dire qualcosa in particolare, né che sono a conoscenza di fatti al riguardo. Solo parlarne un po’ per come la vedo io.Non appena si è saputa la notizia, il giorno dopo Halloween, ecco che compaiono le foto di Meredith vestita da vampiro. Un brutto presagio per il sangue che ha dovuto versare. Ma quando ho visto per la prima volta Amanda Knox, qualcosa mi è passato per la mente. Come se si fosse accesa una lampadina, la lampadina dell’immaginazione. Ed io che leggo racconti horror ed osservo serie televisive truculente come CSI, ho visto con gli occhi della mente cosa sarebbe potuto accadere seguendo una logica malsana. E non mi è stato difficile: spesso ho pensieri malsani…Ho visto gli occhi di Amanda, e penso che qualunque cosa avesse potuto chiedermi con quegli occhi, io l’avrei fatta. Uno sguardo così semplicemente diabolico, così dolce e sferzante, avrei voluto fissarlo per un secondo senza abbassare gli occhi. E’ uno sguardo penetrante nella sua bellezza, o almeno da quel che si capisce dalle foto dei suoi occhi chiari. Ma so che me ne sarei pentito in seguito. Forse la stessa cosa è accaduta a Michele Sollecito, e forse anche a Rudy Guede. Immagino quindi un possibile scenario, e chissà se è proprio quel che è accaduto? Mettiamo il caso che i 4 si siano trovati in casa, sul luogo del delitto dopo aver fumato spinelli e bevuto pesante: una ipotesi non troppo peregrina in verità. Mettiamo il caso che Guede ci abbia provato con la vittima e si sia creata quell’atmosfera particolare che non è altro che un preludio al sesso. Stimoli tattili, sguardi e frasi scherzose, doppi sensi, una vicinanza di troppo e l’abbassamento dell’inibizione e delle difese, e ti lascia a tu per tu con il tuo ES, e con quello della persona che hai avanti. Ma puoi anche per un momento risvegliare il super-io e ti inibisce, e cerchi di difenderti, ma solo un attimo dopo che tutti gli altri hanno iniziato a calarsi nella parte del momento, quella che prelude al sesso selvaggio, all’orgia. E penso che appena sorpassato il punto di non ritorno, quando tutti gli impulsi raggiungono il momento dello scatenarsi, sia successo qualcosa, che Meredith abbia ripreso il controllo, ma che stata l’unica, mentre gli altri, coalizzati in una violenza di gruppo nata non come violenza ma come gioco, siano rimasti sul loro binario, eccitati ed insistenti. Ritengo che in quei momenti non si sappia troppo quello che sta accadendo, e non si capisca quando il gioco si sta facendo troppo duro e non voluto da una parte. E spunta un coltello. Magari per scherzare, per simulare un banchetto horror, sempre nell’atmosfera corrotta dall’alcool e dalle droghe, non certo dai dolcetti di Halloween. Ed in alternativa all’approccio di Guede, forse a scatenare tutto un tentativo di rapporto lesbico tra Amanda che insiste e Meredith che si nega. Sarà lo sguardo di Amanda, ma posso credere che sia capace di tutto, anche di cercare un rapporto con l’amica.. E penso ad uno sguardo convincente e supplicante di Amanda verso i maschi presenti, e forse dal gettarsi a bloccare la vittima fino al tirar fuori i coltelli, il passo è stato breve. Una minaccia pericolosa con le lame, sfociate in un saper più gestire la situazione, e le mani che affondano prima piano poi di più. Fino al terribile esito di una vita che si spegne.E ritorno a quegli occhi di Amanda, al suo sguardo che si vede nelle foto nei primi giorni dopo il fatto, ai filmati in strada e quelli nell’aula di tribunale. C’è qualcosa in quello sguardo che ammalia. Che avrei voluto vedere in una donna al di fuori di quelle maledette situazioni di violenza e sopraffazione. Spesso mi trovo a guardare quelle foto, mi attirano, è bella con quel suo viso d’angelo,  ma non so cosa sia ad attirarmi tanto. Non voglio certo farne un’icona, più di quello che i giornali non abbiano già disegnato, ma capisco i ragazzi già senza le facoltà intellettive a causa di quello che avevano ingurgitato prima e di quello che stavano vivendo in quella stanza ammobiliata. Ma capisco anche che a comportarsi senza la mente lucida, puoi lasciarti trascinare in un vortice da cui non puoi più uscire, anche se a gettarti nel suo interno è solo uno sguardo di ghiaccio.