Kremuzio

Nevica sul riscaldamento globale


Qualche giorno fa è terminato il summit di Copenhagen tra quelli che contano nel mondo. Avrebbero dovuto mettersi d’accordo sul futuro del pianeta, ed ogni giorno che passa è un giorno in meno. Purtroppo non si parla troppo di quello che accade veramente al nostro pianeta, e questa congrega è avvenuta proprio mentre nell’emisfero occidentale si tremava dal freddo. Sembra strano decidere del riscaldamento del globo sotto la neve, eppure è proprio così. Dobbiamo considerare il fatto che l’aumento della temperatura media nell’atmosfera viene causata da più fattori. Analizziamone qualcuno. L’effetto serra aumenta a causa della produzione dell’anidride carbonica che è il frutto sia dell’inquinamento che della vita animale, in misura inferiore. L’attività umana produce tonnellate di co2 qualunque cosa faccia, e più la tecnologia aumenta il consumo di combustibili fossili, più aumenta l’inquinamento. Questo si accumula nell’atmosfera e trattiene il calore. Il calore viene provocato dai raggi ultravioletti che attraversano lo strato di ozono sempre più scarno, colpiscono la terra e si trasformano in infrarossi, cioè in calore, e questi non escono,ma rimangono intrappolati. Ed aumentano il calore medio. Come in una serra, dove il vetro è trasparente agli ultravioletti e fa rimbalzare gli infrarossi che restano intrappolati. E la serra, con il sole, è calda anche se fuori c’è la neve. Dicono che un giorno quando l’anidride carbonica supererà un certo valore, i vegetali cambieranno il loro modo di vivere, ed invece di prendere co2 e rilasciare ossigeno, faranno esattamente l’opposto, e sarà la fine per la vita animale. Speriamo non sia vero. Le piante comunque sopravviveranno sempre, sono loro le vere padrone del mondo. Ma saranno le specie animali più legate al clima a soccombere.Ma torniamo a noi. Aumentando la ricchezza dei paesi in via di un sempre maggiore sviluppo, questi si prendono la libertà di inquinare e consumare di più. Certo, mai come gli americani che hanno abusato della loro libertà, finora, e che anche dopo le decisioni di Obama saranno i peggiori inquinatori del mondo. E sono relativamente pochi. Indiani e cinesi sono circa 8 volte più numerosi, e nella loro lotta verso il consumismo, se la vinceranno raggiungendo il consumo degli statunitensi, saremo letteralmente fritti. E su questo si scontrano i governi, tra quote di consumo e di inquinamento e di produzione di co2, tutti vogliono fare il loro comodo fregandosene dei cambiamenti globali. Sono loro i veri terroristi, guidati da istinti di sopravvivenza malati. Come i topi che defecano sulle riserve di cibo una volta che sono satolli, così in nome dei propri agi, stanno rovinando la nostra civiltà. E questo in combutta con una parte della scienza che rimanda in continuazione la “deadline” a data da destinarsi. Per i soldi, ovvio, per il potere, visto che siamo ancora in un’epoca in cui si fanno guerre per il petrolio camuffate da esportazione di democrazia. E per mettere in pratica l’orrore, si costruiscono armi, si consuma, si violenta la natura sempre di più.Qualcuno spieghi che il freddo che ha colpito alcune parti del mondo è causato proprio dal maggiore riscaldamento, ma non causato naturalmente, come vogliono darci ad intendere alcuni scienziati venduti al potere economico. Maggiore calore vuol dire maggiore energia, e maggiori differenze di temperatura. Queste provocano venti più forti ed un aumento delle piogge, delle tempeste, degli alluvioni, delle nevicate. Masse d’aria molto calde e masse d’aria molto fredde (pensateci, dal caldo di può ottenere il freddo) generano grandinate con chicchi più grossi e cicloni in continuazione. Noi tra breve sperimenteremo sempre maggiori trombe d’aria e piccoli tornado. Niente a che vedere con quegli enormi cicloni che si abbattono sull’America centrale.E tutta questa energia poi si spreca. Come una grande pioggia non penetra nel terreno a riempire le falde acquifere, così grandi nevicate non ricreeranno i ghiacciai o il polo nord.Ormai il punto di non ritorno è sempre più vicino. I grandi congressi di capi di stato non servono a niente se non ad aumentare la depressione di chi riesce a vedere aldilà delle convenienze economiche e che capisce che così non si può andare avanti.http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/cop-successo-fallimento per approfondire gli scarsi risultati del summit.