Kremuzio

Ma sì, facciamola la via a Craxi!


Se ne parla tanto della strada da intitolare a Craxi, che sembra sia così mediatico come argomento. Ma se ci pensiamo bene, non lo è. Una volta le strade erano importanti, anche artisticamente. Vedi la via Gluck. Non sono molti a sapere chi sia stato ‘sto Gluck. Quando ero piccolo pensavo al verso che faceva Pippo, almeno così mi sembrava, una mezza specie tra yuk yuk e gulp, poi imparai che era un compositore, forse quello che compose la canzone “viva Topolin”. Allora un bel giorno mi venne in mente di fare un bel lavoro. A Roma ci sono migliaia di strade intitolate a persone di cui non si sapeva niente. Si poteva solo intuire chi fossero se li mettevi in relazione con le altre strade limitrofe. Ad esempio c’è la zona con gli inventori, con gli imperatori, con i poeti latini, con gli eroi, con le battaglie, con le regioni, con gli attori, i fiori, gli animali, eccetera. Da quello capivi, se non lo sapevi già, che un personaggio sconosciuto al quale fosse intitolata una strada, nel caso fosse adiacente a Viale Marconi, non potrebbe essere che un inventore. E così via, per un po’ di cultura spicciola. Il problema diventava quando due zone di incontravano, e ti veniva il dubbio che un personaggio appartenesse ad uno o a l’altro insieme. Comunque si tratta sempre o quasi di personaggi benemeriti, positivi, che abbiano fatto qualcosa di buono in vita e non nella riscrittura della storia. La mia idea era quella di compilare uno stradario dizionario commentato, per capire chi fosse il tale o il talaltro, Carneadi misconosciuti che qualcosa di buono avevano pur fatto e sarebbe stato bene riconoscerglielo. Poi mi bloccai in quanto era un lavoro troppo pesante e non ce la facevo a seguirlo. Scrissi solo le prime pagine con una cinquantina di nomi.Non stupisce che nella zona degli imperatori non ci siano strade intitolate a Nerone o a Caligola, o tra i personaggi storici, neanche un vicolo ad Erode. Qualcuno vorrebbe fare qualcosa per Hitler o Mussolini come si cercò di fare per Lenin o Stalin. Ma sarebbe troppo esagerato in quanto si tratta di persone così famose che quasi tutti conoscono. Allora questi scontri ideologici si fanno con persone meno ricordate. A Roma vogliono intitolare una strada ad Almirante, mentre pare che a Viterbo già ci sia. Non importa se durante la Repubblica di Salò pare avesse firmato un manifesto minacciando fucilazioni di partigiani. Si era comunque in guerra ed era schierato con i nazisti; comunque una scelta. Sembra però che l’abbiano definito “statista”, appellativo che va di moda e facile da appioppare. Come altro esempio, Umberto primo era stato un re che aveva lasciato libero il governo di decidere di sparare sulla folla che si lamentava per la disoccupazione ed il prezzo aumentato del pane . A lui sono intitolate vie piazze ed ospedali. Al generale Bava-Beccaris che eseguì l’ordine a mitragliate e cannonate (80 morti e 450 feriti) rimane solo la vergogna, al giorno d’oggi.Allora io la vedrei bene una zona di ogni città riservata a nomi negativi della storia italica o europea. La farei la via Craxi, tra viale Landrù, a partire da piazza Gambadilegno, fino a lungotevere Banda Bassotti. Anzi la farei anche come via principale del quartiere. In sequenza un bel vicolo dedicato ad Arsenio Lupin che romanticamente porti al parco Bonnie and Clyde. Volete mettere quante suggestioni a camminare sotto la luna piena? Ma ripensandoci bene sarebbe anche pericoloso passeggiarci di notte, e quante banche aprirebbero i loro sportelli? Diventerebbe una zona malfamata, forse. E con poca gente ad aggirarcisi per paura delle suggestioni negative, non attirerebbero neanche i ladri. Ma allora sarebbe tranquilla e sicura? Mi sta venendo il mal di testa.