Kremuzio

Niente Bar in caserma


E’ bella la televisione italiana che invece di darci notizie serie, le copre, neanche fossero cacche di cane, con notiziole sciocche. Un bel servizietto di tipo minziolesco ci fa rende edotti con dovizia di particolari ed immagini che una top model israeliana non vuole fare il servizio militare. Bene! Dico io pensando che una sana obiezione di coscienza non possa che far bene come esempio verso le giovani generazioni di quella parte del mondo, che praticamente si trovano sempre in guerra guerreggiata.Ed invece non è così. Quella bella figliola che risponde al nome di Bar Refaeli (Bar? Nome scelto per non mandare in crisi eventuali suoi amici sposati che la andassero a trovare… “Dove vai?” “vado al bar”…) ci fa sapere, dopo che ci dicono, fosse stata la fidanzata di DiCaprio, di essere riuscita a scansare la leva obbligatoria nel suo paese. Ovviamente questo alle generazioni di ragazzi che rischiano la vita nei vari check point, non è andata giù. Per cui un’altra modella che pare si chiami Esti Ginzburg, va fieramente in caserma ad imparare a sparare e ad ammazzare i cattivi giusto per bilanciare la fierezza combattiva dei giovani di quel paese.E allora parto col ricordo… Tanti anni fa i nostri bravi cantanti andavano militari allegramente, no è che facessero troppo per scansare la naja, visto che serviva come pretesto per servizi giornalistici e film ambientati in caserma. Storie in cui finivano per sposarsi col le varie figlie dei generali. Si cominciava dal taglio dei capelloni, poi a qualche canzone strappalacrime strimpellata in branda, a libere uscite per far strage di cuori di colf e poi l’inevitabile matrimonio dopo qualche disavventura.Mica facevano obiezione di coscienza visto che non sarebbe loro convenuto. Ad essere sinceri neanche io sono stato obiettore, dato che avrei dovuto perderci 6 mesi in più, e già mi dava fastidio perdere un anno visto che avevo appena cominciato a scrivere e vendere articoli tecnici su riviste di elettronica. Ma comunque avevo il permesso del capitano per usare la macchina da scrivere della fureria dove andavo ad imboscarmi, la sera, quando volevo star solo. E poi neanche mi hanno fatto lanciare una bombetta, però ho potuto arrampicarmi per montare antenne, cosa che prediligevo più dell’alzabandiera… Ma ho sempre avuto il massimo rispetto per gli obiettori che avevano avuto la forza che io non ho avuto, per protestare contro la guerra, la violenza organizzata dello Stato, gli sprechi di danaro uomini e mezzi per tenere in piedi una struttura inutile. E finita la naja però ti viene un po’ di nostalgia di quelle camerate in cui si scherzava e rideva tra cento dialetti diversi, anche se con un po’ di tristezza per aver lasciato il lavoro, gli amici, la famiglia, la ragazza.Sarà questo che non vuole lasciare la signorina Bar? E’ il desiderio di protestare contro la guerra, di non voler toccare armi, di non entrare in un ingranaggio che sarebbe ispirato alla sopraffazione altrui, seppur nascosto dietro il velo della difesa nazionale. Non so, non conosco la mentalità degli israeliani, abituati da millenni a difendersi ed attaccare, popolo prediletto nella terra promessa, per cui evito di ragionarci sopra con la mia testa. Ma ho paura che non siano queste serie motivazioni a bloccare la modella, quanto la perdita dei fiumi di denaro che quotidianamente scivolano nei suoi conti bancari per ogni sguardo o ancheggiamento sulla passerella. Però se fossi un soldato israeliano, un po’ (tanto) mi dispiacerebbe non avere, magari al piano di sopra della branda a castello, una simile camerata soldatessa, almeno a vedere le foto come quella qui sopra in cui sta facendo degli esercizi di mimetismo sul campo di battaglia…