Kremuzio

Tauromachia vigliacca


Fare assistere un bambino ad una corrida, o peggio, fargli fare il torero, dovrebbe essere punito come un reato di pedofilia. Ogni tanto uno di questi che vorrebbero essere teneri virgulti, escono ai disonori delle cronache. Uno in particolare in questi giorni si è visto in TV. Si chiama Michelito, 11 anni, messicano. Qualche giorno fa ha ammazzato sei piccoli tori e questa pare sia l’ultima moda per cercare di far tornare gli spettatori nelle arene. In Spagna stanno diventando più intelligenti e pian piano ci va sempre meno gente ad assistere a spettacoli osceni in cui si vuole vedere scorrere sangue di un animale innocente. Un massacro schifoso, che tocca diritto al cervello di gente che reputo sottosviluppata socialmente. Si fa presto a dire che fa parte dell’animo umano quello di ammazzare gli animali per divertimento. La caccia è una delle tante vigliaccate. Ti nascondi, prendi di mira una creaturina e la distruggi con una rosa di pallini. Bravi davvero. Se non altro non vi imbrattate le mani di sangue caldo. Col toro invece lo punzecchi, lo sfinisci, gli fai perdere sangue giocando col fatto che non è intelligente. Gli saltelli intorno per schernirlo, e lo colpisci ancora, e non hai neanche il coraggio di mostrare la spada che nascondi. Buffoni assassini, vestiti con completino attillati, vestiti di luce come pagliacci. Non venitemi a parlare di tradizioni, quando è solo macelleria sadica. Invidia, forse, della potenza del toro, della sua energia che combattete nascondendo la spada nella muleta. Vigliacchi. Diamo la colpa al padre se Michelito diventerà un boia di tori. Il padre che per salvarlo da un’incornata si è precipitato come un supereroe per allontanare il toro che cercava di vendicarsi delle sofferenze. Anche lui torero, anche lui un buffone vigliacco.Ma poi perché il toro viene trattato così fin dall’alba dell’uomo? Mi viene in mente il Minotauro custode del labirinto, ovviamente ucciso dall’eroe di turno. Poi l’immagine che mi salta agli occhi è quella della statua del dio Mithra che si trova nel mitreo di San Clemente, dove c’è un uomo col berretto frigio che lotta col torello ed uno scorpione attaccato ad una coscia del bovino. Un’allegoria che mi piacerebbe approfondire un giorno. Perché lo scorpione? E gli sta facendo male o no? Che poi astrologicamente scorpione e toro sono in opposizione. Questo fatto lo trovo interessante anche se probabilmente non c’entra niente.Ma torniamo al piccolo torero. Mi viene solo in mente di dire “vergogna” come per qualunque persona che provi piacere ad uccidere, anche se si cerca di giustificare attività assassine verso chi non si può difendere, con ragionamenti idioti. Come quello che dice che i cacciatori lo fanno per il bene della natura. Come gli stupratori che lo fanno per il bene delle donne, come i nazisti che lo facevano per il bene della razza ariana. Quindi il piccolo torero ora viene incensato, adorato, venerato, quando mostra l’orecchio insanguinato della vittima, sorridendo, come se stesse mostrando una bella pagella. Ma questo è il mondo, questa è la cultura della morte, dove mostri il tuo coraggio, o meglio il tuo finto coraggio, senza mai temere se non per un tuo errore, che se stai attento l’errore non lo puoi fare per quanto è stupido l’animale che hai di fronte. E coloro che osservano, eccitati, come se fossero loro a combattere per grandi motivi, per avere salva la propria vita, o solo per vedere il sangue di un innocente bagnare l’arena, come se lavasse la propria coscienza, la coscienza di chi guarda un assassino fare un’azione che altri vorrebbero fare ma non ne hanno il coraggio. Quando finirà questo schifo?