Kremuzio

Fuori di sen(n)o


Io che non sono un genitore, spesso mi chiedo come si possa essere succubi dei figli. Dare un po’ di vinte, va bene, nel limite del decente, ma ci sono cose che io vedo come esagerate e molto probabilmente lo sono veramente. Lascio stare il discorso dei figli di papà che ci sono stati sempre, e da un certo punto li capisco. Non credo siano molti i genitori ricchi a voler fare del proprio figlio uno che a lungo andare ti odia. E poi se si meritano un premio, ben venga che gli venga concesso, ma non a prescindere dal comportamento. Ricordo quando potevo anche sgolarmi a piangere quando volevo qualcosa, ma la risposta era sempre la stessa, ovvero che avrei avuto quella cosa quando non l’avessi chiesta. Da un certo punto di vista era una situazione surreale, ma così facendo ho imparato a desiderare ed a lavorare per avere l’oggetto del desiderio, o meglio, a meritarmelo.Non c’è stato niente da fare, il motorino no me l’hanno mai voluto comprare, ma la carota che dovevo inseguire era quella della patente e dell’auto a 18 anni, dopo la maturità, e così è stato. C’era un patto da rispettare da tutte e due le parti, nel pieno rispetto delle promesse. Certo che non ho mai desiderato cose strane. Mi limitavo al pallone di cuoio, al ricetrasmettitore, allo stereo. Non ho mai chiesto di farmi un tatuaggio o bucarmi le orecchie, o peggio, se fossi stato del sesso opposto, rifarmi il seno. E è questo che mi sconvolge abbastanza. Possibile che una ragazza, minorenne, si senta già frustrata esteticamente in un periodo della sua vita in cui problemi non dovrebbe crearsene? Magari imparerà un giorno dopo tanti anni che si era comportata stupidamente e che non si era goduto un periodo della propria vita, relativamente senza problemi. Quando leggo che il 5% delle minorenni si fanno operare da un chirurgo estetico, rimango di stucco. Il 19 febbraio il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che determina l’istituzione del registro delle protesi mammarie. Mastoplastica additiva quindi. Ma perché? Considerando il fatto che di solito le adolescenti sono grassottelle, non capisco che problemi abbiano. O devono ingrandirselo di molto per far contenti ragazzini col complesso d’Edipo? Spiegassero loro che il problema ce l’hanno i loro ragazzi e non loro stesse. A chi dovrebbero somigliare? Non è detto che chi ha il seno grandissimo sia contenta di averlo. A volte è spesso il contrario. A sentirle, pesa, può essere scomodo, ti obbliga ad indossare reggiseni robusti, ti da fastidio alla colonna vertebrale, non ti fa fare sport. Se corri ballonzola e tutti te lo guardano ballonzolare. Non è brutto certo, anzi, ma perché sacrificare la liberta di movimento per un fattore estetico?E poi siamo in Italia, signore! Non ve l’hanno mai detto che ai maschi italiani piace in modo spropositato il sedere? Al punto da rimanere senza fiato quando se ne incontra uno come si deve. E poi, dato che a volte siamo un po’ vigliacchi, preferiamo immergerci con lo sguardo fisso nelle natiche che camminano, dato che la donna in quel momento ci da’ le spalle e non ci guarda sbavare. E’ difficile scrutare nella scollatura quando sei a quattr’occhi con una donna. E’ maleducazione fissare tra le collinette rotonde e sforzarsi di seguire il discorso che ti sta facendo, e che magari è molto serio. La colpa è di Berlusconi, ovviamente, se la decerebralizzazione a base di spot e veline ha fatto sì che venissero mostrate in TV procaci subrettine ammiccanti che sembravano disponibili, mostranti un decollete come quello che piaceva agli americani. E noi che ce ne siamo sempre vantati, come orgogliosi maschi latini, di preferire il posteriore. Forse la colpa è stata anche un po’ di Fellini, ma non mi piace ammetterlo… E così per colpa dei soliti noti, quasi tutti noi siamo rimasti violentati antropologicamente dopo centinaia di migliaia di anni, e pendiamo ebeti dalla ghiandola mammaria di una donna. E poi per continuare lo sfacelo della civiltà, gli uomini si depilano anche, ma questa è un’altra tragica storia!