Kremuzio

Attenti che in cucina fa male!


Sono le notizie che prediligo: il 30% degli italiani, mentre fa sesso, distolgono l’attenzione dal loro oggetto del desiderio e si impegnano a fare altre cose meno poetiche. Ad esempio guardano la televisione, cucinano, parlano al telefono, aggiornano il loro profilo su facebook o twitter, puliscono casa! Fantastico. Da quel che si capisce, quindi, lasciamo perdere il fatto che gli italiani bla bla bla, non sono quelli di una volta, che ormai la frenesia della vita moderna ha contaminato uno dei pochi momenti, quelli belli da campane che suonano, petali di rosa che svolazzano, poesie che sgorgano dalla mente nell’estasi d’amor, o meglio nell’acme copulatorio… Sì, lasciamolo perdere, e voltiamo un po’ la notizia con un minimo di ragionamento…Allora, sono giunto alla conclusione che, su dieci telefonate che faccio ad amici dai 19 ai 30 anni (questo il range di età nel campione studiato dal sondaggio) almeno una persona sta facendo sesso. Ora comincerò ad immaginare, se scappa un respiro un po’ affannoso, o un movimento ritmico, un “uhm” o un “sì, sto seguendo” o “scusa stavi dicendo?”, stralunati amplessi comunicativi. Che poi ora che ci penso, e mi riaffaccio ai tempi andati, anch’io avevo un paio di volte, da giovane, fatto la stessa cosa. Già, era stato particolarmente strano dover parlare al telefono per lavoro e contemporaneamente cercare di dire qualcosa di intelligente, con le membra impegnate in momenti ludici. Ma non avevo mai pensato agli altri. Ora ci farò caso.Poi ci sono un 25% circa che guardano la televisione. Vabbè, che c’è di strano? Dipende dai programmi in onda. Ogni volta che vedo il sultano in onda percepisco strane vibrazioni prostatiche senza immaginare il consiglio dei ministri al gran completo. È vero anche che gli stimoli che dà il piccolo schermo, ormai sempre più grande, con le varie bellissime ragazze che sgambettano mostrando le loro velleità esistenziali o come dicevano in un film di Stanlio ed Ollio, il loro “dovere quotidiano”. Ormai le trasmissioni televisive sprizzano sesso a qualunque ora, e se uno si concentra per l’auditel, magari viene voglia di “fare roba”. Quando per sbaglio si vede Fede, poi, uno si immagina quei gran lavori che in confronto von Masoch è un dilettante. Ma quali sono i programmi preferiti? Documentari, fiction, telegiornali, talk show? E poi sono da soli o in compagnia? Che nella ricerca si fa riferimento al genere maschile, così per non dare troppi particolari, almeno dagli articoli che ho letto senza approfondire una noiosa sequela di cifre e percentuali, e sembra sottaciuta la presenza dell’altro sesso. Ci sono quelli che fanno pulizie. Sicuri che siano solo le donne che durante un passaggio di aspirapolvere si esibiscono in pericolose evoluzioni amatorie? C’era addirittura chi lo faceva con l’aspirapolvere, ma non per pulire il pavimento. C’è poi l’aiuto del lungo filo elettrico? E chi cucina? Le capacità afrodisiache di alcuni cibi come si conciliano con l’atto stesso del cucinare? E la mente spazza dal “il postino suona sempre due volte” e la scena del tavolo ricoperto di farina, a “9 settimane e mezzo” o alle immagini di femmine discinte ricoperte solamente da un grembiulino o parannanza per salvare la pelle dagli schizzi di sugo o olio bollente. Che dolore sarebbero questi incidenti se colpissero le parti più importanti. Ma chi lo fa leggendo libri non lo capisco proprio. Che titolo avrebbe il libro? Ex libris eroticis o un noiosissimo trattato sugli arazzi francesi? Un atlante o un libro pop up? O se fosse un libro di Liala?  Ma chi aggiorna il campo “a cosa stai pensando?” su Facebook è sincero o magari fa finta di annoiarsi? E se si sta veramente annoiando? Ma non dicono nulla di chi sta aggiornando il blog, proprio come sto facendo io in questo momento, ma vi concedo magnanimamente di immaginarmi affaccendato in simpatiche operazioni di esplorazione sessuologica altrui, visto che dopotutto il convegno continua e di belle donne ce ne sono a bizzeffe, e poi c’è di meglio che pubblicare su FB, come questo blog…