Kremuzio

Fonetica bisbetica


Alla puzza mi abituo, alle voci sgradevoli no. Sarà per il modo in cui siamo fatti e progettati, o solo un mio vizio, ma se sento un tono di voce che mi da’ fastidio, non mi dispongo bene verso la persona che la produce. Sarà forse per questo che quando da radio e tv mi appaiono i proclami del governo, io cambio o abbasso il volume o spengo addirittura? Metti il caso dell’innominato che quando sale sul palco e fa’ la faccia da guerra, emette parole con un ritmo sincopato che va a pesare sulla penultima sillaba con una nenia oscillatoria sgradevolissma. Gliel’avrà insegnata il suo analista o il suo image maker o gli viene spontanea? Mi ricorda un po’ i marziani assassini del film “Mars attack” che parlavano come una papera isterica: “Quàk quaraquàk quaqquaqquaraquaquàck!”. Ora sovrapponete la voce di questi brutti personaggetti dal cervello in vista a quella del comiziante: “… e perché… è l’ammòre… che vìnce… contro l’invìdia… delle fòrze… del màle… di quéi… (parolaccia)… dei communìsti…” e giù applausi della claque a 100 euro a presenza…Eppure una volta lo ritenevo una persona calma ed educata, come quella volta che ricevette un microfono in faccia, per errore e lui sparò quel “crìbbio stia atténto, ténga!” invece di un “porcputtcommmagistr!” che direbbe oggi. Se avesse una voce più pacata, che so, come quella di Mussolini quando dichiarava guerra a qualcuno, magari anche con qualche saltello o arrampicata sulla punta degli stivali, davanti alla sua folla in orbace, forse sarebbe meno sgradito, tralasciando i contenuti del discorso che rimarrebbero ahimè come al solito inascoltabili da orecchie umane democratiche (i marzianetti di cui sopra forse gradirebbero .Poi c’è quel poveraccio di Bossi, poveraccio nel senso di quello che gli è capitato tempo fa, ovvero l’ictus che gli ha modificato la voce, e non per colpa sua ha quel tono afono e monotonico. Bei tempi quelli quando con la sua voce dalle gravi inflessioni dialettali dava del fascista a quello che oggi è il suo capetto, quando diceva “mai più…” e ci lasciava quella famosa serie di improperi passata alla storia dei grandi ripensamenti storici dell’uomo forte che ce l’aveva duro a prescindere a quello che oggi vorrebbe far diventare il proprio figlio un futuro ministro della cultura. Ma sarà stata colpa del danno cerebrale a farlo diventare da acerrimo nemico dell’innominato a suo fedele scudiero? Potrebbe essere questa la dimostrazione che il berlusconismo è un problema fisiopatologico dovuto ad una mancata affluenza di ossigeno al cervello per pochi minuti? Questo spiegherebbe molte cose…Saltiamo a piè pari le urla perennemente sgradevoli dei suoi altri gerarchi ministri, come quello della difesa, o della cultura o dell’ex ministro delle comunicazioni,  o i suoi portavoce che evolvono le loro corde vocali in macchinette creatrici di mantra di una sgradevolezza ed arroganza unica. Ma forse avevano imparato da Craxi quando si parava il fondoschiena ammettendo di aver rubato ma che in un mondo di ladri non si deve essere condannati. Non faceva una grinza anche nel suo sincopato uso delle parole, per lo meno un po’ più melodiose, se andassimo ad usare un analizzatore di spettro. Mi viene quasi nostalgia di Fanfani e la sua vocetta con il famoso “mi sia consentito il dire…” tormentone usato da Noschese quando faceva la sua imitazione. Con buona pace dei marzianucci di Mars attack…