Quando i fisici cominciano a mischiare le unità di misura per crearne altre per misurare cose invisibili, viene da pensare e preoccuparci un po’. Ci preoccuperemmo forse di più se ci misurassimo la febbre con un termometro tarato in megaelettronvolt o Mev. Così hanno misurato la temperatura della collisione di quelle particelle nell’acceleratore del Cern, tramite la macchina chiamata Alice, alla ricerca del bosone X. Dicono che là dentro la temperatura è almeno 100mila volte la temperatura “interna” del sole. Mi basta per non prenotare da quelle parti il campeggio per la prossima estate. Ma perché tutto questo scialo di energia? Che devono cuocere? Alla ricerca del Big Bang ci si permette di impiegare risorse enormi. Speriamo che sappiano il fatto loro: meglio spendere soldi per ricerca anche se non si capisce perché, piuttosto che studiare una nuova arma o democratizzare qualche paese del medio oriente.E possiamo essere tutti contenti per il fatto che fortunatamente la fine del mondo non c’è stata. Niente creazione del buco nero che ci avrebbe inghiottito, niente fuggi fuggi verso gli antipodi, che tanto il black hole ci avrebbe raggiunti lo stesso. Ed ora? Era l’unico modo per scampare dal pippone dell’apocalisse del 2012, una bella catastrofe planetaria autoindotta ci avrebbe fatto risalire nella classifica delle razze più avanzate del sistema solare (pare ci siano dei capoccioni intelligentissimi su una delle lune di Giove). Forse avremmo dovuto accorgerci che i segni premonitori ancora non si sono visti, meno male, a parte il premier che bacia le mani a Gheddafi, e Platinette che ha cambiato parrucca. E’ anche vero che stanno mettendo su in fretta e furia una legge che esenti dall’apocalisse tutte le prime cariche dello stato sotto il metro e qualcosa, ma il PD sta annunciando una feroce opposizione su questa legge iniqua. Napolitano non firmerà.Ma se scaviamo nella iconografia contemporanea… Avete visto il film sul 2012? In una delle scene clou, i grandi della Terra, che si erano preparati un’arca per continuare la loro stirpe ed i loro traffici, per bocca di un portavoce, annunciano in una scena strappalacrime, che il premier italiano, che in videoconferenza si vedeva solo un pezzetto, aveva deciso di non salvarsi, e che avrebbe aspettato il momento finale pregando in piazza S.Pietro! A parte il fatto che questo voleva dire che solo la fine del mondo ce lo avrebbe tolto di mezzo, ma vi pare che non si sarebbe costruita un’arca personale parcheggiata davanti una delle ville in cui rinchiudersi insieme a mezza dozzina di migliaia di bonazze generose? Chissà se si sarebbe portati i propri amici avvocati e giornalisti? Penso di sì, per preparare la democrazia della ricostruzione e riscrivere la storia.Ma il bosone non è stato ancora trovato. Si dovrà aumentare la temperatura fino a quella della pizza margherita che fa il cinese sotto casa. Chissà se hanno trovato “un plasma di quark e gluoni, uno stato della materia esistito per pochi miliardesimi di secondo dopo il big bang, a densità e temperature estreme”. Ce lo chiediamo tutti, o no?
Ma quanto scotta?
Quando i fisici cominciano a mischiare le unità di misura per crearne altre per misurare cose invisibili, viene da pensare e preoccuparci un po’. Ci preoccuperemmo forse di più se ci misurassimo la febbre con un termometro tarato in megaelettronvolt o Mev. Così hanno misurato la temperatura della collisione di quelle particelle nell’acceleratore del Cern, tramite la macchina chiamata Alice, alla ricerca del bosone X. Dicono che là dentro la temperatura è almeno 100mila volte la temperatura “interna” del sole. Mi basta per non prenotare da quelle parti il campeggio per la prossima estate. Ma perché tutto questo scialo di energia? Che devono cuocere? Alla ricerca del Big Bang ci si permette di impiegare risorse enormi. Speriamo che sappiano il fatto loro: meglio spendere soldi per ricerca anche se non si capisce perché, piuttosto che studiare una nuova arma o democratizzare qualche paese del medio oriente.E possiamo essere tutti contenti per il fatto che fortunatamente la fine del mondo non c’è stata. Niente creazione del buco nero che ci avrebbe inghiottito, niente fuggi fuggi verso gli antipodi, che tanto il black hole ci avrebbe raggiunti lo stesso. Ed ora? Era l’unico modo per scampare dal pippone dell’apocalisse del 2012, una bella catastrofe planetaria autoindotta ci avrebbe fatto risalire nella classifica delle razze più avanzate del sistema solare (pare ci siano dei capoccioni intelligentissimi su una delle lune di Giove). Forse avremmo dovuto accorgerci che i segni premonitori ancora non si sono visti, meno male, a parte il premier che bacia le mani a Gheddafi, e Platinette che ha cambiato parrucca. E’ anche vero che stanno mettendo su in fretta e furia una legge che esenti dall’apocalisse tutte le prime cariche dello stato sotto il metro e qualcosa, ma il PD sta annunciando una feroce opposizione su questa legge iniqua. Napolitano non firmerà.Ma se scaviamo nella iconografia contemporanea… Avete visto il film sul 2012? In una delle scene clou, i grandi della Terra, che si erano preparati un’arca per continuare la loro stirpe ed i loro traffici, per bocca di un portavoce, annunciano in una scena strappalacrime, che il premier italiano, che in videoconferenza si vedeva solo un pezzetto, aveva deciso di non salvarsi, e che avrebbe aspettato il momento finale pregando in piazza S.Pietro! A parte il fatto che questo voleva dire che solo la fine del mondo ce lo avrebbe tolto di mezzo, ma vi pare che non si sarebbe costruita un’arca personale parcheggiata davanti una delle ville in cui rinchiudersi insieme a mezza dozzina di migliaia di bonazze generose? Chissà se si sarebbe portati i propri amici avvocati e giornalisti? Penso di sì, per preparare la democrazia della ricostruzione e riscrivere la storia.Ma il bosone non è stato ancora trovato. Si dovrà aumentare la temperatura fino a quella della pizza margherita che fa il cinese sotto casa. Chissà se hanno trovato “un plasma di quark e gluoni, uno stato della materia esistito per pochi miliardesimi di secondo dopo il big bang, a densità e temperature estreme”. Ce lo chiediamo tutti, o no?