Kremuzio

Tecnici...


Avere a che fare con un tecnico è come il mal di denti. Lo so benissimo, anche perché io sono un tecnico. Ma non sopporto i tecnici, specie quelli giovani che si sentono unti dal loro superiore. La colpa è forse degli istituti da dove sono usciti: i giovani tecnici al giorno d’oggi sanno tutto di una cosa, della loro specializzazione, ma manca loro il sapore olistico della conoscenza. Ad esempio, ho conosciuto persone bravissime sulle reti che non sapevano che si poteva far partire un computer da floppy. Altre volte assemblatori che potrebbero costruire un pc in 5 minuti ad occhi chiusi non sapevano vedere se c’era la 220 funzionante con un tester. Eppure sono fieri, quasi tronfi quando parlano tra loro, seppure non abbiano le basi. La fisica è un’illustre sconosciuta, ignorano l’elettricità, l’elettrostatica, non capiscono come funziona un disco rigido o perché le pale di una ventola girano. Però sanno togliere i virus che qualcuno come loro ha inventato, e questo è quanto basta. Stiamo andando verso un mondo specialistico a tenute stagne, e non credo che dal punto di vista tecnologico sia un successo. Ricordo quando negli anni 80 riuscivo a riparare un pc con il saldatore. Ora si cambia tutto, anche perché l’integrazione dei componenti elettronici esige che un oggetto sia sempre più piccolo, economico e fragile. Così poi lo ricompri nuovo quando ha un malfunzionamento. E ti guardano con saccenza quando ti dicono che una cosa non si può riparare.Ora vi racconto la mia ultima disavventura. Un registratore-masterizzatore Samsung non scriveva più i DVD. Mi serviva con una relativa urgenza per lavoro. Allora, visto che la garanzia era scaduta, lo apro. Ad una analisi un po’ più approfondita mi accorgo che il cavetto flat che va alla testina laser è consumato perché montato male. A forza di sbattere sul bordo del cd in rotazione, si era consumato interrompendo le tracce. Troppo fini i circuiti stampati nella pastica per poterli rimettere a posto con il saldatore senza squagliare tutto. Se fossimo in un mondo più semplice, avrei sostituito il cavetto. Cosa che mi sono messo a fare. Telefono all’assistenza Samsung. Ora dovete sapere che non esiste una vera assistenza, quella che ti vendono i pezzi di ricambio, infatti al telefono mi dicono quasi deridendomi, che non potevano vendermi il cavetto e dovevo portare tutto da loro, fuori del raccordo anulare.Vado la’ ed appena vedono che è aperto si arrabbiano. Cerco di non incazzarmi. Spiego che riparo apparati elettronici da quando loro ancora succhiavano il latte (con metafore) e che so cosa non funziona e che voglio un misero cavetto flat per il mio dannato masterizzatore che apro quando voglio perché è fuori garanzia e perché è mio. Non si può. Sono costretto a lasciarlo, pagare la caparra per il preventivo e per il fatto che loro aprano un apparato già aperto. Confermo che so già cosa è rotto, ma la mafia dei centri di assistenza mi minaccia con i loro risolini. Lascio 20 euro e mi garantiscono che entro 3 giorni mi faranno sapere. Dopo due settimane, per non essere assillante, li contatto e chiedo con 3 email, 2 fax e innumerevoli tentativi di telefonate a che punto stanno visto che la settimana dopo mi serve per un convegno. Mi mandano un sms il lunedì dopo dicendo che il preventivo era di 90 euro. Scrivo loro di corsa, accettando ma riptendo che mi serve ormai dopo 3 giorni, e che cacchio ci vuole per cambiare un costosissimo cavetto di 10 centimetri? Mi rispondono che non possono perché non hanno il pezzo che deve venire da Milano. Stramaledico l’assistenza Samsung. Sono ora costretto a comprarne un altro, però di un’altra marca, della Sony. Mi richiamano dopo 3 settimane, praticamente dopo oltre un mese dicendomi che era pronto. Vado là senza fiatare, depresso come dopo le votazioni. Quegli inetti hanno cambiato tutto il dvd-writer, e scommetto che neanche si erano accorti del cavetto rotto.Morale della favola, non acquisterò più niente della Samsung a causa della orrenda assistenza ed arroganza del loro centro. E farò sempre una pessima pubblicità ai loro prodotti. Delle stampanti poi non parliamone… In ufficio le sto buttando tutte…Scusate lo sfogo.