Kremuzio

Sfortune e fortune


Strana giornata quella di ieri. Mi sveglio che ho ancora un sacco di sonno, e quindi dopo il solito caffè macchiato scappo di casa pieno di sacchi e sacchetti dell’immondizia da riciclo: carta, plastica, vetro. Praticamente sembro Babbo Natale pieno di sacchi di doni. Chiamo l’ascensore, spingo apro scendo, e sempre di corsa sbatto sulle porte automatiche a molla che mi si richiudono addosso stringendomi le spalle tra i sacchi. Scivolo a fatica sul pavimento bagnato dall’impresa di pulizie, esco in strada sbattendo sul portone, mi districo tra le auto in sosta ed evito quelle che sopraggiungono di corsa in uno spazio risicato anche per muoversi a bassa velocità. Ma si sa, dobbiamo tutti andare a lavorare in orario. Getto i sacchi facendo il bravo cittadino e quindi scendo in garage per inforcare il fedele scooter. Si sta facendo tardi… scappo via che devo passare dal meccanico per vedere a che punto sta l’auto in riparazione: centralina elettronica e semiassi. Porca la pupazza chissà quanto mi costa. Faccio un breve pianto al meccanico per far capire quanto sono bisognoso ed assolutamente non ricco. Devo sbrigarmi. Solo 7 lacrime e via di corsa. Puff pant che fatica vivere rimanendo negli orari giusti. Arrivo in ufficio con soli 4 minuti di ritardo. Pienamente nella tolleranza.E qui comincia il lavoro coni soliti tempi a fisarmonica. A volte rallenti, a volte acceleri in queste 8 ore più la pausa più il tragitto ed il traffico per ritornare a casa.Ormai sono le 20, in pratica sono stato fuori casa 11 ore. Sono stanco morto e non vedo l’ora di rilassarmi. Mi metto le mani in tasca e cerco le chiavi di casa……… non le trovo!Maledizione!!! Devo averle dimenticate in ufficio. Maledizione ora non mi va di tornare indietro.Salgo fino all’ultimo piano. Meno male che non abito da solo sennò sarebbero guai. Giungo davanti alla porta di casa rimango di sasso ed ondate di brividi mi prendono dalla punta della calvizie fino alla punta delle unghie dei piedi. Le chiavi sono nella toppa.Dannazione. Ecco che sono entrati i ladri e mi hanno rubato tutto… Entro piano, giro le mandate per aprire. Strano che i ladri abbiano richiuso a chiave. Entro. Tutto normale, tutto tranquillo. I libri sono a posto, il computer c’è, il televisore c’è, la radio ed il frigorifero, le pantofole, i panni sporchi, i vasi con le piantine. Anche il vecchio orologio d’oro ricordo di mio padre, praticamente l’unica cosa di valore, o quasi, che ho. Ma allora non è entrato nessuno!Per una combinazione unica nella storia di una vita, la casa è stata a disposizione di chiunque passasse per quell’ultimo piano. Non sono passati questuanti, vicini o sconosciuti, venditori esattori o vigili, postini o ladri o poliziotti. Nessuno. Questa è la fortuna di chi abita all’ultimo piano all’ultimo numero della scala. Neanche qualcuno che andasse a stendere i panni in terrazza. Dopotutto piovicchiava e non hanno rischiato.A quel punto immagini che ci sia stata qualche entità che abbia protetto la casa, un guardiano sovrannaturale o un fantasma o un angelo o un demone. Non ti sembra normale che nel mondo in cui viviamo, in una città ed una civiltà nella quale ti hanno insegnato ad essere furbo e rubare per primo per non essere derubato per secondo.Mi piace immaginare che, invece di essere una persona fortunata, sono in mezzo ad altre persone oneste. Il problema che mi prende in pieno è però quello che sto invecchiando… Non mio era mai capitato di dimenticare le chiavi di casa. Prima o poi doveva accadere, E’ accaduto ieri. Sono stressato e rimbambito, ma sono anche fortunato ed in mezzo a gente onesta. Meno male…