Kremuzio

Chiome e rivoluzioni


Se vi cadono i capelli e qualcuno di essi rimane tra le pagine dei libri che state leggendo, non li togliete: potrebbero essere molto utili un giorno, qualche secolo dopo, magari. E’ accaduto a Niccolò Copernico, che finalmente, per quel che gli possa interessare adesso, ha ricevuto una sepoltura in pompa magna e con onore in una cattedrale polacca a Frombork grazie al DNA preso dai capelli trovati in un suo libro. Quando nel 1543 venne sepolto in una tomba anonima, senza onori, all’età di 70 anni, subì un vero affronto. Una delle persone più rivoluzionarie di tutti i tempi, quella che ipotizzò l’eliocentrismo, fu costretto dalla Chiesa a rinnegare le sue ricerche. Andare contro i dogmi è una lotta impari, anche al giorno d’oggi come 500 anni fa. Magari i dogmi di oggi sono un po’ più nascosti e meno roboanti a causa di quello che diamo per scontato. Ma dire che il sole era al centro di un sistema nel quale la Terra era solo un piccolo pianeta, oltre che rivoluzionario era anche eretico. Immaginatevi cosa potesse passargli per il cervello. Era un canonico, un prete che aveva dedicato la vita alla religione. Ed alla scienza. La sua disciplina lo costrinse a non dimostrarsi così rivoluzionario nei modi di porsi quanto nella forza dei suoi scritti. Questo gli fece trascorrere una vita senza troppe soddisfazioni ma anche senza troppi problemi. La sua cultura giuridica, matematica, astronomica, filosofica e metafisica lo lasciò galleggiare nel mare dei compromessi e rendendo i suoi libri una rampa di lancio verso la comprensione della Natura.Fu grazie al suo libro “De revolutionibus orbium coelestium” che altri geni come Galileo o Keplero presero il testimone e continuarono dove il primo aveva lasciato, correggendo e verificando. Passare dalla teoria pura alla sperimentazione fu il grande passo. Galileo con i suoi telescopi studiò le fasi del pianeta Venere e con questo dimostrò anche quanto la pratica dovesse seguire la teoria per la sua dimostrazione. Purtroppo il pisano dovette subire l’onta dell’inquisizione e prostrarsi al potere tirannico della chiesa che stava vedendo crollare alcune fondamenta che avrebbero potuto, nel modo in cui erano state costruite, far cadere in una reazione a catena altri punti fissi della religione.Come se credere ad una Divinità dovesse essere subordinato alle orbite dei pianeti o alle posizioni degli astri… E’ comunque scandaloso che per i due grandi scienziati si sia dovuto attendere cinque secoli per essere ufficialmente riabilitati. Vabbè che fino a 150 anni fa sotto il regno di Pio IX, che vogliono far santo, mastro Titta, boia di Roma, tagliava la testa ai rei, ma anche il Vaticano aveva la sua Specola Vaticana ed i suoi astronomi. Quando ero un bambino avevo conosciuto un gesuita ungherese astronomo che mi insegnò i primi rudimenti stellari facendomi anche visitare l’osservatorio di Castelgandolfo. Era il primo scienziato che avessi conosciuto, ed era anche un prete… Forse che lo facesse al di fuori del beneplacito papale?Ma a prescindere dalla rabbia derivante dalla frustrazione che i nostri eroi avranno di sicuro provato, fa impressione vedere con quale lentezza si trattino teorie basilari come se il corso della scienza debba viaggiare parallelo rispetto a quello della religione. Se quest’ultima non fosse così ingombrante nella vita di tutti noi, non ce ne staremmo a lamentare, ma purtroppo non è stato così. C’è ancora chi se la prende con Darwin, ed è tutto dire…Beh, con Copernico abbiamo rimesso le cose a posto… Chi c’è ancora da riabilitare degli antichi scienziati? Comunque sarebbe sempre troppo tardi...