Kremuzio

Se nella vita ci fosse il control-zeta


Immaginate che bello, ogni volta che si fa una stupidaggine tacchete spingi controlzeta e rimetti a posto l’ultima cosa. E poi se ne avessi fatte altre in precedenza, ne mitragli un po’ di combinazioni di tasti, ed ecco che vai a ritroso nel tempo e ripristini le cose come furono, anzi prima di farle, magari con la coscienza di poterle fare meglio.Ma di tasto in tasto, magari si vorrebbero cambiare troppe cose e il corso della storia potrebbe essere modificato in modo esagerato.Se tutti potessero spingere il controlzeta della propria vita saremmo tutti più contenti o più egoisticamente accontentati? Il mio controlzeta andrebbe in conflitto con quello del mio collega dall’altra parte della scrivania, e chi lo spingerebbe prima? E se un’altra modifica andasse ad inficiare la mia sovvertendola?Magari sarebbe meglio non abusarne, averne solo qualcuno a disposizione, un tre-dieci  passi da fare indietro prima di farne uno in avanti, ma senza più poterlo rifare. Ci sarebbe da studiare le regole, ma si dovrebbe partire dall’ipotesi esistenziale che ogni persona ha il suo universo, il suo continuum esistenziale ben diverso e diviso da quello degli altri. Una teoria che mi vide andare in fissa quando andavo al liceo, subire un interrogazione sui sofisti e liberarmene con sofismi degni del più ignorante di essi. Dicevano che si trattava di una riedizione di Schopenhauer o di qualcuno che aveva il nome che ci somigliava. Ma chi si ricorda? Potessi andare indietro fino a quel momento, chiederei scusa ammettendo di non aver studiato, dato che avevo una partita importantissima nel campetto sotto casa.O quella volta che non sapevo cosa dire a quelle due ragazze sulla spiaggia che sembrava seguissero me ed il mio amico, entrambi timidi? Sì, un ripristino a quella mattina lo farei allegramente, e magari con fare spavaldo avrei attaccato bottone e cambiato il corso della mia vita.O quella sera in cui non riuscivo a dormire perché per un eccesso di supponenza avevo litigato con mio padre. Quanti momenti da non ripetere, quanti errori fatti durante una vita, quanti piccole opzioni da scegliere che non ho scelto ed ho imboccato la strada più facile. Quanti pensieri e quanti rimorsi ed altrettanti rimpianti mi sono portato negli anni ed ancora mi sovvengono in mente in quelle notti che non riesci a dormire. Se ci fosse la tastiera… se ci fosse il controlzeta, potremmo tutti dormire meglio.E se potessimo fare un ripristino del sistema fino ad un momento predefinito e salvato in memoria?Scommetto che molti di noi tornerebbero indietro a scuola, prima di quell’interrogazione fatta male, o prima di tirare quel rigore, o prima di quella risposta maleducata data a quella ragazza, o prima di dare quel voto in quella tornata elettorale.Ma temo che ne abuseremmo, e magari vivremmo tutti in un mondo puerile, timoroso di sbagliare ma fino ad un certo punto, anzi sbaglieremmo volontariamente come per vedere l’effetto che fa. Mi viene in mente il film “il giorno della marmotte” in cui il protagonista ripeteva all’infinito l’ultimo giorno vissuto, in tutte le varianti possibili. Immaginiamo per un momento tutti noi se potessimo scegliere un punto di ripristino. Quale sceglieremmo? Forse un momento senza responsabilità? Quando eravamo piccoli senza pensieri se non quello di giocare e mangiare, anche se si trattava di minestrina con le stelline ed il formaggino? E’ dura da ragionarci. Forse sceglierei di tornare indietro ai miei diciotto anni… Control-zeta: diciannove anni (poi vi spiego perché ;) )