Kremuzio

Coppie e colleghi


Girare per gli uffici con un occhio scrutatorio, e l’altro interrogatorio, ti fa capire cosa c’è dietro le apparenze. Un ambito spionistico è quello di capire quante coppie si sono formate all’interno degli uffici. Qui da me ci sono circa 300 persone, quasi equamente distribuite tra maschi e femmine. A parte quelli e quelle che cercano di celare o di mostrare la propria omosessualità, o quelli che a detta di tutti lo sono a causa di un certo modo di gesticolare o di parlare, ed invece sono etero fino alla punta dei capelli, la maggioranza autodimostrantesi etero vive molto spesso una giornata lavorativa all’insegna del flirt celato. I fortunati che lavorano all’interno della stessa stanza con l’oggetto del desiderio, e forse proprio per questo se ne sono invaghiti, lavorano con una certa nonchalance che immagino distolta da ogni movimento o frase che il/la collega possa mettere in azione. Li capisco. Come capivo Fantozzi che soffriva con la signorina Silvani dopo che quest'ultima si era sposata con il collega geometra Calboni...   Giusto l’altro giorno stavo facendo un intervento, mentre una collega molto bella va ad affacciarsi alla finestra, poggiandosi al davanzale con tutto il corpo, sporgendosi in avanti. Ora io alzo l’occhio e vedo quel posteriore in mostra. Ovvio che in quel momento non sono molto attento al software applicativo che perde i colpi, e comincio ad emozionarmi, reprimendomi comunque per non passare dal solito maschio che pensa solo a quello. Chissà se sarà lo stesso per loro quando i miei bicipiti guizzano nel sollevare un pc od un monitor? Mah! Ma non è di questo che voglio scrivere. Le coppie si formano e le vedi che stanno sempre insieme quando vanno a prendere il caffè o vanno a pranzo. Semplice feeling... Ma se poi li vedi che fanno shopping, allora c’è più del cameratismo tra colleghi. A volte capita vederli ben lontani dalla zona dell’ufficio e sono abbracciati. A quel punto faccio finta di non vederli e cambio strada per non preoccuparli. Che ne so se si tratta di un’unione ufficiale o clandestina? Penso sempre che se si stanno nascondendo un motivo ci sarà, non fosse altro che per volersene stare in pace. Ovviamente non dico niente a nessuno che magari sarebbe ben lieto di sapere queste cose da TG1.Ma il fenomeno più interessante è quello delle coppie sposate tra loro. Arrivano la mattina insieme e vanno via insieme. Lavorano in uffici diversi e pare che non si cerchino mai se non per qualcosa che non va in famiglia, tipo bambino dalla nonna e cosa mangiare la sera. Litigano spesso per telefono e non si vedono mai scambiarsi la minima effusione o gesto gentile. Chissà come vivono questa presenza che potrebbe essere di certo positiva, se queste persone si sono conosciute sul posto di lavoro e sposate. Ma c’è anche chi si sposa prima e poi si ritrova collega.Io mi sentirei imbarazzato ad avere una compagna fissa anche in un piano differente. Mi sentirei bloccato nel dire una battuta ad una collega, o a guardare quell’altra che mi precede sulle scale. Se fossi geloso potrebbe darmi fastidio eventuali attenzioni nei confronti della mia metà, in quanto sono ben conoscitore di quello che passa per la mente degli uomini, specie in alcuni.E poi come farei a sapere se l’intelligence fatta di chiacchiere e pettegolezzi possa arrivare ad orecchie assassine al punto tale da meritarmi un mattarello in testa una volta arrivato a casa? Da sentirsi castrati… Non è per me. Sarebbe molto meglio sentirsi liberi di muoversi agire e parlare, per poi tornare a casa dal/dalla coniuge senza il peso delle otto ore lavorative, raccontare solo quello che si può dire senza il rischio di domande a trabocchetto provocate da passaparola gossippari.Ma dato che non sono argomenti di cui parlare con i colleghi, c’è tra chi legge chi può raccontare la propria esperienza di coniuge-collega?