Kremuzio

Gli UFO agli esami


Ah che bello sarebbe stato se avessi fatto gli esami di maturità quest’anno… Mi sarei sparato dritto dritto il tema sugli extraterrestri! Altro che quello schifo che mi capitò tanti anni fa. E sì che avrei avuto di cose da dire… Tanto per cominciare che, nonostante la dotta scelta delle tracce, prese da pezzetti di libri di un certo spessore, mica scritti da paranoici e complottisti, qualcosa da puntualizzare ce ne sarebbe stata.Prendiamo proprio le tracce date http://download.repubblica.it/pdf/2010/esami_stato.pdf :Steven J. Dick esprime un giusto concetto di esobiologia da cui si desume che, come dico io, se dovessimo incontrare un extraterrestre, non lo riconosceremmo in quanto mi aspetto che sia così diverso da noi e da altre specie terrestri, da non poterlo paragonare a quello che la società si immagina, vedi marziani verdi, mostri con tre teste o alieni modello ET con capocciona e dito luminoso. Praticamente quella tipologia di alieni antropomorfi tanto cari alla fantascienza.Battaglia e Ferreri si buttano sulla classica errata correlazione UFO=extraterrestri, seguendo la storia che vuole che fin dai primi avvistamenti ufficiali di “piatti volanti” al loro interno ci siano esseri provenienti da altri pianeti. Il fenomeno UFO è molto più complesso, e non deve collegarsi a nessuna facile teoria risolutiva, in quanto la varietà del fenomeno in sé (siete a conoscenza di almeno due casi a prova di smentita con ufo identici? Possibile che siano tutti prototipi?). Il fenomeno nella sua totalità è tuttora irrisolto. Giusto l’aggancio a fenomeni geofisici naturali ancora sconosciuti, con larvato link alle luci che si sprigionano per piezoelettricità durante i terremoti o le famose luci di Hessdalen. Magari un riferimento ai fenomeni elettrici atmosferici sarebbe stato d’uopo.Kant la butta sulla probabilità dell’esistenza dei pianeti abitati, ma una “salda fede” dovrebbe aiutare questa stessa considerazione in mancanza, oggi come allora, di prove concrete. Già, dopo tante scoperte e balzi in avanti tecnologici, ancora non abbiamo vere prove dell’esistenza di vita su altri pianeti. E chissà per quanto tempo ancora. In questo ci sentiamo di essere vicini a Kant. Fede sì, ma nella probabilità statistica.Il grande Hawking è molto netto. Da’ per scontato che non ci siano mai stati visitatori extraterrestri. Mi piacerebbe essere contro questa affermazione, proprio in nome della probabilità statistica. Mi sentirei cautamente sicuro che il nostro pianeta sia stato una delle mete, magari solo di passaggio, di qualche razza diversa dalla nostra. La vede dal punto di vista sociologico, in quanto noi verremmo visti come esseri inferiori e lasciati “cuocere nel nostro brodo”. Forse è così, ma come noi studiamo formiche e lombrichi senza cercare di metterci in comunicazione con loro, perché loro non ci comunicano nulla? E se sono così diversi potrebbe essere che invece abbiano scelto di comunicare proprio con i lombrichi e le formiche? E che si saranno detti? Sulla traccia ufficiale poi c’è un refuso abbastanza grave: “Star TreCk” in vece di Star Trek. Quella C in più fa vedere quanto, nonostante tutto, la scuola sia in mano ad ignoranti, almeno dal punto di vista linguistico! Si tratta poi di una parola letta e scritta miliardi di volte, possibile che nessuno si sia preso la briga di aprire non dico un dizionario, ma almeno google?Davies poi termina in bellezza cercando di dare un connotato dignitoso alla scienza umana che proprio nella ricerca degli extraterrestri dovrebbe ricercare quelle basi scientifiche dell’evoluzione naturale e dello sviluppo dell’universo.Che dire, forse avrei fatto un bel tema se fosse capitato a me, ma poi sarei andato fuori tema e mi sarei incazzato come una biscia a vedere storpiato il nome della mitica saga del comandante Kirk.Comunque per approfondimenti sul tema (non il tema degli esami, ma l’ufologia!) andate su www.ufo.it