Poche cose mi danno fastidio come il filo del telefono attorcigliato. Specie quando i fili sono spiralati come le code dei maiali. Troppo spesso mi capita, quando sono sulle postazioni di lavoro dei colleghi, e se putacaso dovessi fare una telefonata, ecco che avvicino la mano verso la cornetta e con disgusto non riesco a sollevarla. Come tecnico mi fa un po’ male vedere come vengono trattati quei poveri cavi, ed allora li sollevo delicatamente ed una volta capito da quale parte devo rigirare nel verso contrario per rimetterlo a posto, comincio a svolgere con un po’ di raccapriccio l’infame opera del disingarbugliamento.Allora mi ci sono messo a ragionare sopra il misfatto, per cercare di capire in qual modo questo avvenga. Partiamo dall’inizio.Per la maggior parte delle volte, i telefoni appartengono alle donne. Mentre sto scrivendo sto notando i telefono che si sono nel mio ufficio. I miei colleghi purtroppo tutti maschi, hanno la spirale della cornetta ordinatissima. Vado nell’ufficio accanto, tutte donne, ed ecco il caos o meglio il caVos. Tutto ingarbugliato.Dovevo indagare in modo scientifico partendo da alcune considerazioni e studiando il movimento inconscio che si fa durante le conversazioni via filo.Di solito si prende con una mano, facciamo la destra, e si porta all’orecchio. E poi si riposa per togliere la comunicazione. Nel migliore dei modi. Se di dovesse prendere appunti allora i casi sono due: si appoggia la cornetta sulla clavicola incastrandola con la mandibola tenendo reclinata la testa. Altrimenti si passa la cornetta all’altra mano, ed ecco il primo mezzo giro! Praticamente mi sono accorto che ogni volta che si passa di mano la cornetta, questa fa mezzo giro, e molto spesso nella stessa direzione così che i mezzi giri non si annullino, ma si sommino diventando un giro completo ogni volta. Ed alla fine, telefonata dopo telefonata ecco che diventa una scultura moderna.Una questione di polso, e probabilmente basterebbe prendere nota dello spostamento carpale in senso antiorario dalla destra alla sinistra, così che, ricordandocelo, possiamo effettuare il contro spostamento dalla sinistra alla destra, in senso orario.C’è chi aveva ovviato con quell’accessorio che si infilava al posto del plug della cornetta, con una specie di giunto a cuscinetti, ma i contatti striscianti dopo un po’ si ossidavano e dopo aver gracchiato o causato momenti di silenzio, venivano buttati via dando il la a nuovi e più interessanti attorcigliamenti.Sarà per questo che avevano inventato il telefono senza fili. Ma sono sicuro che qualcuna sarà riuscita ad attorcigliare anche quello…
Intorcinamenti
Poche cose mi danno fastidio come il filo del telefono attorcigliato. Specie quando i fili sono spiralati come le code dei maiali. Troppo spesso mi capita, quando sono sulle postazioni di lavoro dei colleghi, e se putacaso dovessi fare una telefonata, ecco che avvicino la mano verso la cornetta e con disgusto non riesco a sollevarla. Come tecnico mi fa un po’ male vedere come vengono trattati quei poveri cavi, ed allora li sollevo delicatamente ed una volta capito da quale parte devo rigirare nel verso contrario per rimetterlo a posto, comincio a svolgere con un po’ di raccapriccio l’infame opera del disingarbugliamento.Allora mi ci sono messo a ragionare sopra il misfatto, per cercare di capire in qual modo questo avvenga. Partiamo dall’inizio.Per la maggior parte delle volte, i telefoni appartengono alle donne. Mentre sto scrivendo sto notando i telefono che si sono nel mio ufficio. I miei colleghi purtroppo tutti maschi, hanno la spirale della cornetta ordinatissima. Vado nell’ufficio accanto, tutte donne, ed ecco il caos o meglio il caVos. Tutto ingarbugliato.Dovevo indagare in modo scientifico partendo da alcune considerazioni e studiando il movimento inconscio che si fa durante le conversazioni via filo.Di solito si prende con una mano, facciamo la destra, e si porta all’orecchio. E poi si riposa per togliere la comunicazione. Nel migliore dei modi. Se di dovesse prendere appunti allora i casi sono due: si appoggia la cornetta sulla clavicola incastrandola con la mandibola tenendo reclinata la testa. Altrimenti si passa la cornetta all’altra mano, ed ecco il primo mezzo giro! Praticamente mi sono accorto che ogni volta che si passa di mano la cornetta, questa fa mezzo giro, e molto spesso nella stessa direzione così che i mezzi giri non si annullino, ma si sommino diventando un giro completo ogni volta. Ed alla fine, telefonata dopo telefonata ecco che diventa una scultura moderna.Una questione di polso, e probabilmente basterebbe prendere nota dello spostamento carpale in senso antiorario dalla destra alla sinistra, così che, ricordandocelo, possiamo effettuare il contro spostamento dalla sinistra alla destra, in senso orario.C’è chi aveva ovviato con quell’accessorio che si infilava al posto del plug della cornetta, con una specie di giunto a cuscinetti, ma i contatti striscianti dopo un po’ si ossidavano e dopo aver gracchiato o causato momenti di silenzio, venivano buttati via dando il la a nuovi e più interessanti attorcigliamenti.Sarà per questo che avevano inventato il telefono senza fili. Ma sono sicuro che qualcuna sarà riuscita ad attorcigliare anche quello…