Niente ricette… da me non avrete altro consiglio culinario che un uovo al tegamino con gli scarti del frigorifero, ma volevo dire due parole sul polpo indovino usato per le scommesse sul mondiale di calcio. Il poverello, depredato della libertà di scorrazzare con i suoi tentacoli per le vastità del pelago, si trova in un acquario a dare bella mostra di sé e dei suoi tentacoli. E’ un animale intelligente, e sono sicuro che il suo cervellino sparso nel capoccione ed altri luoghi corporei sia pieno di pensieri. Problemi vitali polposi e le relative soluzioni.Parlando di polpi non può non venire in mente quel personaggio di Achille Campanile nel suo libro “Agosto moglie mia non ti conosco”.http://www.campanile.it/web/daleggere/daleggere_n03.htmIn questa fantastica storiella lo sfortunato octopode viene preso da un acquario in un ristorante e sbattuto al muro dopo ogni cliente che lo abbia scelto per un piatto gustoso. Poi viene ributtato in acqua dopo lo sbatacchiamento ed il cuoco servirà al richiedente un piatto meno fresco.Il povero polpo non vede l’ora di morire.Ho paura che la stessa fine la farà Paul, che dicono sia nato nei mari inglesi, importato e segregato dove dicono faccia una bella vita. Interrogato sulle sorti della squadra tedesca, il nostro ha azzeccato 11 volte su 13. La scelta gli viene proposta con due scatole piene di cibo che l’affamato animale sceglierà in base a chissà quali preferenze. E’ molto probabile che il cibo in mostra sia differente, e magari un’opzione risulti più appetitosa dell’altra. Sulle scatole ci sono le bandiere delle due squadre in gara. Quando aprirà la scatola e ci si infilerà dentro per mangiare, la scelta sarà fatta.Pare che in Spagna vogliano difenderlo dalle fauci affamate ed arrabbiate dei tedeschi traditi dopo averlo cibato e trattato bene per anni. Zapatero è pronto ad inviare una task force per difenderlo, mentre alcuni scommettitori hanno formato dei gruppi su facebook.Alcuni dicono che il polpo sia indiavolato, o meglio che sia stato impossessato da uno “spirito di profezia” che cercherà di rovinare chi ha il vizio del gioco. Come? Semplice, il diavolo prima vi stuzzicherà con previsioni azzeccate e magari voi non ve le siete giocate, allora appena vi entrerà nel cervello il rimpianto, vi giocherete tutto, anche le mutande, sulla finale. E se sarà un demonio, l’ultima previsione sarà sbagliata e qualcuno rimarrà sul lastrico, andrà in mano agli strozzini, la moglie sarà costretta a prostituirsi ed infine si suicideranno ed andranno all’inferno.Bah, speriamo che sia solo un fatto di casualità o un piccolo scherzo organizzato dai responsabili dell’acquario di Oberhausen che per questa trovata pubblicitaria si vedrà rimpinguare le proprie casse. Forse bastava strofinare una delle scatole, secondo la scelta dell’addetto alla nutrizione, con profumo di pesce, o magari la scatola era più calda o più fredda (che ne so dei gusti dei polpi?) come facevano con la truffa dell’estrazione del lotto qualche anno fa.Alla fine dovremo decidere se sarà un (p)olpo grosso o un (p)olpo gobbo… Ma qualcuno gli dirà “che ti venga un (p)olpo”
Oggi parliamo di polpi
Niente ricette… da me non avrete altro consiglio culinario che un uovo al tegamino con gli scarti del frigorifero, ma volevo dire due parole sul polpo indovino usato per le scommesse sul mondiale di calcio. Il poverello, depredato della libertà di scorrazzare con i suoi tentacoli per le vastità del pelago, si trova in un acquario a dare bella mostra di sé e dei suoi tentacoli. E’ un animale intelligente, e sono sicuro che il suo cervellino sparso nel capoccione ed altri luoghi corporei sia pieno di pensieri. Problemi vitali polposi e le relative soluzioni.Parlando di polpi non può non venire in mente quel personaggio di Achille Campanile nel suo libro “Agosto moglie mia non ti conosco”.http://www.campanile.it/web/daleggere/daleggere_n03.htmIn questa fantastica storiella lo sfortunato octopode viene preso da un acquario in un ristorante e sbattuto al muro dopo ogni cliente che lo abbia scelto per un piatto gustoso. Poi viene ributtato in acqua dopo lo sbatacchiamento ed il cuoco servirà al richiedente un piatto meno fresco.Il povero polpo non vede l’ora di morire.Ho paura che la stessa fine la farà Paul, che dicono sia nato nei mari inglesi, importato e segregato dove dicono faccia una bella vita. Interrogato sulle sorti della squadra tedesca, il nostro ha azzeccato 11 volte su 13. La scelta gli viene proposta con due scatole piene di cibo che l’affamato animale sceglierà in base a chissà quali preferenze. E’ molto probabile che il cibo in mostra sia differente, e magari un’opzione risulti più appetitosa dell’altra. Sulle scatole ci sono le bandiere delle due squadre in gara. Quando aprirà la scatola e ci si infilerà dentro per mangiare, la scelta sarà fatta.Pare che in Spagna vogliano difenderlo dalle fauci affamate ed arrabbiate dei tedeschi traditi dopo averlo cibato e trattato bene per anni. Zapatero è pronto ad inviare una task force per difenderlo, mentre alcuni scommettitori hanno formato dei gruppi su facebook.Alcuni dicono che il polpo sia indiavolato, o meglio che sia stato impossessato da uno “spirito di profezia” che cercherà di rovinare chi ha il vizio del gioco. Come? Semplice, il diavolo prima vi stuzzicherà con previsioni azzeccate e magari voi non ve le siete giocate, allora appena vi entrerà nel cervello il rimpianto, vi giocherete tutto, anche le mutande, sulla finale. E se sarà un demonio, l’ultima previsione sarà sbagliata e qualcuno rimarrà sul lastrico, andrà in mano agli strozzini, la moglie sarà costretta a prostituirsi ed infine si suicideranno ed andranno all’inferno.Bah, speriamo che sia solo un fatto di casualità o un piccolo scherzo organizzato dai responsabili dell’acquario di Oberhausen che per questa trovata pubblicitaria si vedrà rimpinguare le proprie casse. Forse bastava strofinare una delle scatole, secondo la scelta dell’addetto alla nutrizione, con profumo di pesce, o magari la scatola era più calda o più fredda (che ne so dei gusti dei polpi?) come facevano con la truffa dell’estrazione del lotto qualche anno fa.Alla fine dovremo decidere se sarà un (p)olpo grosso o un (p)olpo gobbo… Ma qualcuno gli dirà “che ti venga un (p)olpo”