Kremuzio

Paure


Ricordo come fosse ieri: ero nella casa al mare e stavo giocando a ping pong sullo spiazzo in cemento vicino al pozzo. C’era il solito sole a picco e niente vento. La pallina di celluloide andava dove volevo io, a destra a sinistra, si smorzava, veniva schiacciata, prendeva la retina ed usciva fuori. Comunque vincevo quasi sempre. Stavo aspettando che venissero alcuni miei amici da Roma per organizzare degli interessantissimi esperimenti di trasmissione con le microonde sul mare. A quei tempi facevo parte di un gruppo di radioamatori ai quali piaceva fare collegamenti sperimentali, e la spiaggia davanti casa era il massimo per provare a montare antennone da utilizzare per scambi di battute con la Jugoslavia. Bei tempi. Avevo finito da un mese il servizio militare e volevo riprendermi la mia vita, a cominciare dai capelli ancora corti. Bellissimi i tempi della mia gioventù, anche se si era in pieni anni di piombo.La notizia arrivò quasi subito alle radioline. Era il 2 agosto 1980, e sappiamo tutti cosa accadde a Bologna.Ora sono passati trent’anni, una vita, ed ancora si palleggiano le responsabilità. Ovviamente c’è chi dice che non fu una strage fascista, che Fioravanti e Mambro non posero vigliaccamente quella valigia piena di esplosivo. 85 morti e 200 feriti. Gente che stava andando in vacanza, gente che non c’entrava nulla e che aveva avuto la malaugurata sorte di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, nel paese sbagliato.In trent’anni ne sono accadute di cose, di guerre, di rivelazioni di politici gole profonde, che sanno e raccontano. Come su Ustica, su Piazzale della Loggia, sull’Italicus, sulle tante stragi dalle apparenti chiare matrici, sulle azioni di polizia a Genova durante il G8, sulle quali il politico di turno dice di sapere la verità. E di volta in volta i colpevoli cambiano, si confondono. Ed i colpevoli diventano i comunisti, i francesi, i libici, i blackblocks, gli ecologisti, gli indiani metropolitani, gli anarchici, i servizi segreti deviati, i lupetti, i gay, gli arabi, i Visitors e tutti quelli che sono brutti.Quando ti confondono le idee sono bravi, tutti. Hanno doti particolari per inventare piste e deviazioni, specie quando sembra tutto chiaro e lampante. Ci scrivono libri per convincerti, e te li fanno anche comprare facendoti contento e canzonato. Addirittura si trovano i colpevoli, gli si da’ l’ergastolo per poi liberarli dopo anni per buona condotta. Si scoprono le trame, i golpisti, si spruzza un po’ di colore con la banda della Magliana, si colloca nel filone eversivo con soldi e regole piduiste da seguire, ed oggi ci ritroviamo con l’epilogo di tutto questo. Perfino con la P3, o meglio P2 versione 2.0. Chi potrebbe dire che il golpe non c’è stato? Abbiamo un governo di destra, con molti ex (a detta loro) fascisti, con un dittatorello, con la censura, con i diritti dei lavoratori calpestati con scarponi chiodati, con nefandezze razziste, con un paese che viene deriso dal resto del mondo. Ci ritroviamo in guerra a migliaia di chilometri da casa, e non sappiamo cosa succede se non leggendo i giornali esteri. Dicono che non c’è stato nessun golpe, che siamo liberi e che il popolo ha votato liberamente anche se con mezzo cervello solo, quello non usato.Abbiamo paura da quel giorno. Ogni volta che vediamo una valigia abbandonata pensiamo ci possa essere una bomba all’interno. Ringraziamo di questo chi ha voluto ciò. Senza la paura non si governa. Paura di tutto, dei ladri, degli stranieri, della valigie, dei comunisti. Forse ce l’hanno anche quelli del governo, questa paura, visto che non presiederanno alla manifestazione… Peccato che nessuno abbia più paura dei fascisti.