Kremuzio

Motherboard runner


Sapete come va la vita… uno ritorna al lavoro, e già esistenzialmente è un problema, che si fa finta non sia successo niente, a parte il fatto che sei un po’ più abbronzato ed anche i colleghi che ritrovi sono nerissimi, ma il colpo di grazia te lo da’ il computer che non parte. Un collega mi dice “certo che è un paradosso il fatto che si rompa il pc ad uno dell’assistenza…” e mica tanto, visto come lo stresso di solito. Ma il fatto truce è che si è rotta proprio la mother board, ovvero la piastra madre. I suoi condensatori, almeno una mezza dozzina si sono gonfiati e scoppiati, proprio come era successo alla lavatrice la settimana scorsa. Però la lavatrice non funziona con windows, almeno per il momento. Ci sono dentro due begli hard disk pieni di cavoli miei, più la posta e tutti i siti. Ok che ho il backup fatto un mese fa, ma vuoi mettere tutti i programmi già pronti ed installati, con anni di uso ed abuso?Allora che faccio? Prendo un altro pc buttato da una parte, dello stesso modello, dato che quel cornuto del sistema operativo è dipendente dalla scheda madre, dal chipset e dalle periferiche installate. E mi sono accorto che l’unico altro modello simile al mio, “ha dei problemi”. Il sistema non parte, dopo aver pulito tutto, messo memoria, cavetti, spennellato e soffiato. Non parte il maledetto “ha dei problemi” dice il mio collega”. “Ma prenditene un altro più veloce” mi dice. E sì, ci credo che per lui è tutto così facile. Mica ha blog da mantenere, mica ha siti da aggiornare e pagine da scrivere, oltre a tutti i cavoletti privati che uno ha di solito. Lui al massimo gioca online e va su face book oltre a scaricare la posta di lavoro.Maledizione, ora mi tocca prendere un pc nuovo e reinstallare sopra tutti i programmi che avevo, poi metterci i vecchi dischi rigidi e trasportare tutti i miei documenti, raccontini, buffers di appunti, foto, filmati e canzoni. Mi ci vorrà una settimana, quella che pensavo di starmene in pace con il poco lavoro che la settimana dopo ferragosto mi consente. E poi mi ero affezionato al vecchio, con le sue pause, le volte che si resettava, la ventola che faceva rumore per il troppo caldo, il lettore di dvd che zoppicava, ma anche tutti gli stramaledetti software di conversioni, quelli multimediali, quelli grafici, le installazioni originali e quelle craccate, le cose che non trovavi più quando ti servivano ed improvvisamente quando non te ne fregava più niente ti sbucavano sul desktop per magia.Chissà quante cose che non ho presente ci sono nascoste nei meandri delle sottosottosottocartelle. Ma già so quello che farò. Mi terrò da parte i dischi vecchi perché non ho il coraggio di travasare tutto e riformattare. Ancora a casa ho quei grandi hd (per dimensione e peso) con poco spazio sopra, tipo 600 megabytes, con documenti ai quali sono affezionato. Altri da 2 giga, qualcuno da 10 e 20 gigabytes, messi in colonna sulla libreria, con la paura che cadano e si rompano, perché so che là dentro c’è la mia vita, le vecchie email, le bozze gli appunti le foto, tutto quello che è mio e che mantengo gelosamente, sia che pubblico, sia che privato, magari nascosto da password che non ricordo più e che non rileggerò mai.Ma mi fa piacere sapere che c’è tutta quella roba, pronta, seppure con la paura che cadranno o si arrugginiranno,e tutti quei… dati… andranno perduti nel tempo…come… lacrime… nella pioggia…E’ tempo… di riformattare…