Kremuzio

Attenzione ai gatti neri


Fateci attenzione questi giorni. Se ne avete e sono liberi di uscire, teneteli in casa, a costo di rinchiuderli e farli soffrire per un po’ di tempo. Specialmente in alcune zone italiane, come per esempio ai castelli romani. La spiegazione è semplice quanto dannatamente seria. Esistono degli idioti che si sono consacrati ai culti demoniaci e per far ballare quei quattro neuroni che hanno in testa, sfogano le loro frustrazioni sugli animali. Sui gatti neri per la precisione, che saranno le vittime sacrificali dei loro riti a base di droghe e violenza, e magari anche un po’ di sesso per non farsi mancare nulla nelle loro serate da mentecatti. Ci sono molte testimonianze di festicciole orgiastiche a base di droghe, alcool, e sevizie sugli animali in mezzo ai boschi o in case abbandonate. Ovviamente questa gentaglia è ignorante, e trae le proprie convinzioni non alla storia alla quale crede di prendere le proprie azioni stupide, ma al folklore studiato in b-movies che fanno riferimento a storiacce horror. Se avessero un minimo di cultura saprebbero che nei vari culti satanici, non si facevano sacrifici animali, ma umani. Spero quindi che costoro sfoghino tra di loro i propri istinti da macellai. Gli animali invece andavano lasciati perdere perché in loro si materializzavano sia i demoni che le streghe. Non a caso, come prova di sottomissione dovevano baciare proprio il sottocoda caldo di lettiera dei gatti neri. In essi c’era il loro dio satana. E’ da questo che nasce l’altra cretina storia che i gatti neri portino sfortuna. Ma non solo i gatti neri. Spesso in letteratura un grosso cane nero è il simbolo del male e del diavolo. O anche i caproni, basta che siano neri. “Ia! Shub Niggurath, capro nero dai mille cuccioli!” Osannavano nei libri di Lovecraft…Apro una parentesi interrogativa: perché B. veste sempre di nero? Chiusa parentesi.Ma esiste anche un’altra attività, meno cruenta ma altrettanto stupida. C’è un aumento degli acquisti o adozioni di gatti neri alla fine di ottobre, per poi calare ai soliti livelli subito dopo. Il fatto è correlato sempre alla “festa” di Halloween, ma ha una spiegazione esclusivamente arredativa. Il gatto deve far parte della disposizione dei mobili, delle lanterne e delle zucche. Quindi con molta probabilità verranno abbandonati al termine di questa settimana stupida.Se semplicemente facessimo riferimento alle nostre feste tradizionali? Se vogliamo tanto buttarci sulla nostra cultura, visto che di solito vengono viste come fumo agli occhi le tradizioni che vengono da altri paesi, facciamoci raccontare dalle nonne qualche modo di festeggiare. Ma si sa, ci sono Paesi con la maiuscola e paesi con la minuscola. Visto che lo fanno gli americani, allora dobbiamo seguirli nella loro corsa verso l’abisso. E per di più aggiungono che gli americani hanno preso tutto dai celtici, parolina magica che giustifica alcune stupidaggini. Fare riferimento a leghismi delle nostre parti è quasi d’obbligo. Ma potremmo anche lasciare queste tradizioni alla Padania, se ne avessimo il coraggio. Ed invece ecco il bombardamento mediatico e consumistico della corsa all’accaparramento di zucche vere e di plastica, maschere orrorifiche e quanto d’altro occorra per vivere in allegria o con religiosa trascendenza la solita festa consumistica tanto cara al mondo occidentale. Strano, anzi, che le solite fabbriche di dolciumi non abbiano fatto piccole zucche buonissime e cioccolatose, magari ripiene di qualche verzura. Pareva che a questo ci avesse pensato solo Giovanni Rana ed i suoi tortelli alla zucca. Troppo celtici per i miei gusti.Ma fate il vero scherzetto di non seguire questa moda stupida, e come dolcetto spariamoci qualcosa di tradizionale, anche un panettone pseudoceltico.Un buon articolo sulla storia di come il gatto nero non c’entri niente con i mentecatti satanismi, lo potete leggere qui: http://imagoromae.blogosfere.it/2006/10/gatti-neri-per-halloween.html