Questo è un dramma in un atto e poche battute, una commedia che contempla, in uno scambio di frasi al telefono, tutta l’incomprensione tra uomini e donne. Praticamente è una intercettazione telefonica tra due vecchi amici. Di lui non sappiamo granché. Lei si chiama Carla. Si deduce sia una donna che abbia avuto un problema con il fidanzato. Non è sposata quindi, nonostante abbia un’età tra i 40 ed i 50. Si pensa sia molto bella, e che il suo interlocutore-amico del cuore sia innamorato di lei da anni seppur tra loro non ci sia stato nulla se non tanto tempo passato a parlare e tanta complicità.La commedia ha un solo attore sul palcoscenico, e dalle sue scarne battute possiamo immaginare le parole che vengono dette dalla sua interlocutrice telefonica. E’ sera, non sappiamo l’ora precisa, ed il nostro protagonista sta sonnecchiando. Ma ecco il testo integrale in dialetto romanesco un po’ coatto e la sua traduzione tra parentesi): ----------------------------------------------------Si apre il sipario(Interno sera, in una stanza disordinata, su di un divano sonnecchia un uomo in canottiera. Sul pavimento due lattine di birra vuote. Sta russando e copre l’audio di una partita del campionato di calcio peruviano, seconda divisione, su di un canale satellitare. Un cagnolino bastardo dorme ai piedi del divano. Squilla il telefono di casa. L’uomo si sveglia e risponde con voce impastata). Pronti? (Pronto, chi è all’apparecchio telefonico?)Ciao Cà? (Ah, ciao Carla, sei tu? Sono contento di sentirti, no, non mi disturbi affatto. Come stai?)Sì Cà (Davvero? Vorresti dire che hai problemi con il tuo fidanzato?)Vabbene Cà (Sì, capisco che te ne n’abbia combinata un’altra delle sue. Dici che è andato a giocare a calcetto e poi è andato in birreria con gli amici?)Ciai raggione tu Cà (Sì, penso tu abbia ragione, si è comportato malissimo nei tuoi confronti. Non capisco come possa comportarsi così dopo tanti mesi che state insieme) Maddavéro che t'ha detto questo? (Non posso credere che lui una volta a settimana ti lasci sola per andare con gli amici a giocare a calcetto e poi in birreria con gli amici. È’ un mostro!) Ma nun ce posso crede Cà (E’ pazzesco, lasciare una donna come te, amica mia, femmina fino in fondo da sola a struggersi d’amore per lui in pantofole e vestaglietta trasparente con biancheria di pizzo. Sarebbe come a dire che non le interessi più. Ma non credo abbia un’altra…)So du ore che me lo stai a dì Cà (Mi stai ripetendo questo concetto già per la seconda volta e credo di averlo capito appieno e completamente, cara amica, no, non ti tradisce, ne sono sicuro… non potrebbe mai e poi mai trovarne un’altra al tuo livello)Sì sì sei sempre la mejo Cà (Sei bellissima e bravissima, non sa cosa si perde il tuo fidanzato a restare con gli amici. Non potrà mai trovarne un’altra come te se lo lasci)Hai sempre raggione Cà (Non sto dicendo che tu non sia intelligentissima, anzi potrei quasi dire che sei perfetta, forse la donna più perfetta che c’è al mondo)No, nun te sto a pijà 'ngiro Cà (non credo di esagerare a ripetere il concetto della tua perfezione. Potrei ripeterlo mille volte, credimi è così)So' l'artri che so stronzi (Purtroppo hai avuto sfortuna con tutti i tuoi fidanzati. Quei poverini non sanno la fortuna che hanno avuto ad incontrare te. Non ti hanno mai meritato, lo so…)Tutti l'ommini so stronzi Cà (non è per ribadire il concetto, ma purtroppo tutte le donne hanno ragione quando dicono che gli uomini sono mascalzoni. Diciamo che si tratta dell’antico scontro di generi che porta all’incomprensione che tanti dispiaceri ha provocato nella storia fino ai giorni d’oggi)Che te posso dà du' bottarelle Cà? (Possiamo vederci ora a casa tua? Magari porto da bere e ti faccio un po’ compagnia, così puoi sfogarti e piangere sulla mia spalla finché vuoi. Lo sai che per te ci sarò sempre… se no, a cosa servono i veri amici?)No? (Dici che vuoi stare da sola perché stai soffrendo troppo e non vuoi farti vedere da me in queste condizioni?)Ah, scusa Cà me stanno a chiamà (Sono dispiaciuto di non poter continuare questa interessante conversazione, ma mi sono ricordato proprio ora che devo terminare una presentazione da portare in ufficio domattina alle 8, e purtroppo sono ancora in alto mare con le didascalie dei diagrammi statistici e devo portare a spasso il cane e togliere le castagne dal forno altrimenti si bruciano) Ciao bbella (ciao dolce amica, sursum corda, stai su con il morale, vedrai che prima o poi troverai qualcuno alla tua altezza)ZZZZZZZZZzzzzzzzzzzz.......... (si addormenta subito dopo aver riattaccato)Il cagnolino si gira dall'altra parte grattandosi il groppone sul tappeto e fa un sospiro.Si chiude il siparioFine
Uomini e donne: la guerra dei sessi
Questo è un dramma in un atto e poche battute, una commedia che contempla, in uno scambio di frasi al telefono, tutta l’incomprensione tra uomini e donne. Praticamente è una intercettazione telefonica tra due vecchi amici. Di lui non sappiamo granché. Lei si chiama Carla. Si deduce sia una donna che abbia avuto un problema con il fidanzato. Non è sposata quindi, nonostante abbia un’età tra i 40 ed i 50. Si pensa sia molto bella, e che il suo interlocutore-amico del cuore sia innamorato di lei da anni seppur tra loro non ci sia stato nulla se non tanto tempo passato a parlare e tanta complicità.La commedia ha un solo attore sul palcoscenico, e dalle sue scarne battute possiamo immaginare le parole che vengono dette dalla sua interlocutrice telefonica. E’ sera, non sappiamo l’ora precisa, ed il nostro protagonista sta sonnecchiando. Ma ecco il testo integrale in dialetto romanesco un po’ coatto e la sua traduzione tra parentesi): ----------------------------------------------------Si apre il sipario(Interno sera, in una stanza disordinata, su di un divano sonnecchia un uomo in canottiera. Sul pavimento due lattine di birra vuote. Sta russando e copre l’audio di una partita del campionato di calcio peruviano, seconda divisione, su di un canale satellitare. Un cagnolino bastardo dorme ai piedi del divano. Squilla il telefono di casa. L’uomo si sveglia e risponde con voce impastata). Pronti? (Pronto, chi è all’apparecchio telefonico?)Ciao Cà? (Ah, ciao Carla, sei tu? Sono contento di sentirti, no, non mi disturbi affatto. Come stai?)Sì Cà (Davvero? Vorresti dire che hai problemi con il tuo fidanzato?)Vabbene Cà (Sì, capisco che te ne n’abbia combinata un’altra delle sue. Dici che è andato a giocare a calcetto e poi è andato in birreria con gli amici?)Ciai raggione tu Cà (Sì, penso tu abbia ragione, si è comportato malissimo nei tuoi confronti. Non capisco come possa comportarsi così dopo tanti mesi che state insieme) Maddavéro che t'ha detto questo? (Non posso credere che lui una volta a settimana ti lasci sola per andare con gli amici a giocare a calcetto e poi in birreria con gli amici. È’ un mostro!) Ma nun ce posso crede Cà (E’ pazzesco, lasciare una donna come te, amica mia, femmina fino in fondo da sola a struggersi d’amore per lui in pantofole e vestaglietta trasparente con biancheria di pizzo. Sarebbe come a dire che non le interessi più. Ma non credo abbia un’altra…)So du ore che me lo stai a dì Cà (Mi stai ripetendo questo concetto già per la seconda volta e credo di averlo capito appieno e completamente, cara amica, no, non ti tradisce, ne sono sicuro… non potrebbe mai e poi mai trovarne un’altra al tuo livello)Sì sì sei sempre la mejo Cà (Sei bellissima e bravissima, non sa cosa si perde il tuo fidanzato a restare con gli amici. Non potrà mai trovarne un’altra come te se lo lasci)Hai sempre raggione Cà (Non sto dicendo che tu non sia intelligentissima, anzi potrei quasi dire che sei perfetta, forse la donna più perfetta che c’è al mondo)No, nun te sto a pijà 'ngiro Cà (non credo di esagerare a ripetere il concetto della tua perfezione. Potrei ripeterlo mille volte, credimi è così)So' l'artri che so stronzi (Purtroppo hai avuto sfortuna con tutti i tuoi fidanzati. Quei poverini non sanno la fortuna che hanno avuto ad incontrare te. Non ti hanno mai meritato, lo so…)Tutti l'ommini so stronzi Cà (non è per ribadire il concetto, ma purtroppo tutte le donne hanno ragione quando dicono che gli uomini sono mascalzoni. Diciamo che si tratta dell’antico scontro di generi che porta all’incomprensione che tanti dispiaceri ha provocato nella storia fino ai giorni d’oggi)Che te posso dà du' bottarelle Cà? (Possiamo vederci ora a casa tua? Magari porto da bere e ti faccio un po’ compagnia, così puoi sfogarti e piangere sulla mia spalla finché vuoi. Lo sai che per te ci sarò sempre… se no, a cosa servono i veri amici?)No? (Dici che vuoi stare da sola perché stai soffrendo troppo e non vuoi farti vedere da me in queste condizioni?)Ah, scusa Cà me stanno a chiamà (Sono dispiaciuto di non poter continuare questa interessante conversazione, ma mi sono ricordato proprio ora che devo terminare una presentazione da portare in ufficio domattina alle 8, e purtroppo sono ancora in alto mare con le didascalie dei diagrammi statistici e devo portare a spasso il cane e togliere le castagne dal forno altrimenti si bruciano) Ciao bbella (ciao dolce amica, sursum corda, stai su con il morale, vedrai che prima o poi troverai qualcuno alla tua altezza)ZZZZZZZZZzzzzzzzzzzz.......... (si addormenta subito dopo aver riattaccato)Il cagnolino si gira dall'altra parte grattandosi il groppone sul tappeto e fa un sospiro.Si chiude il siparioFine