Kremuzio

Voltafaccia sì, ma per il bene della democrazia!


Durante le abluzioni mattutine, come al solito accendo la vecchia radio a transistor mezza scassata che quando giri la sintonia urla come un dugongo con le mutande troppo strette, ma non ascolto le solite voci. Non che sia una mancanza, visto che all’ora dell’accensione escono dagli altoparlantini stereo ricoperti di muffa, voci che descrivono i mercati azionari notturni di Hong Kong che sono invariabilmente in rialzo, in ribasso o stazionari e che l’indice mib (che non sono i men in black come inizialmente pensavo) all’apertura di Milano e le altre borse europee è in rialzo o in ribasso o eziandio stazionario. Mi immagino allora il sindaco di Milano con una borsa firmata davanti ad una delle porte della città, che estrae le chiavi della stessa mimando le fluttuazioni di cui sopra che non mi va di ripetere per la terza volta.Invece oggi c’erano canzoncine.Uno di questi giorni mi aspetto di ascoltare marce militari, visti gli andazzi, come fanno nelle repubblichine sparse per il mondo nei momenti storici di turno. Avete presente quando dicono che il tale dittatore viene accerchiato dalle truppe fedeli al talaltro generale capo delle forze di ribellione e così via fino al colpo di stato successivo? Dicono che quando accade, alla radio si ascoltano le marce militari. Se lo facessero da noi quali marcette trasmetterebbero? Io conosco la marcia dei bersaglieri, ma non mi sembra il caso in quanto mi immaginerei Totò che dirige la banda e corre in circolo. La marcia dei granatieri o dei lancieri o dei genieri o della protezione civile? Chi le saprebbe riconoscere? O in subordine rispolverebbero la marcia di Radetzky con tutti i vegliardi che al primo gennaio si mettono a battere le mani a ritmo.Niente di tutto questo, c’era lo sciopero generale dei giornalisti della Rai. Allora per sapere cosa fosse accaduto nel giorno precedente, ovvero notizie vecchie, spazzolo l’etere con la manopola gracchiante della sintonia. Vengo così a sapere che stranamente qualcuno dell’opposizione si sta vendendo alla maggioranza, preso dalla volontà di fare il bene del paese e ripagare subito il mutuo. Sono d’accordo. Anch’io vorrei pagare quel prestito che finirò tra una decina di anni, fatto di comode rate mensili. Lo faccio per il bene della democrazia. Magari mi piacerebbe anche acquistare una seconda casa in campagna, così che possa dar lavoro a qualche stalliere transfugo. Chiedo se qualcuno che mi sta leggendo possa dirmi come fare, a quale ufficio debba rivolgermi e quale carta bollata mi debba portare per la richiesta. Non vorrei che dopo una fila di ore mi debba sentir dire che mancava il visto o la firma competente o la marca bollata giusta.Se richiesta, potrei anche portare la tessera del partito fascista che era di mio nonno, quella della confederazione fascista dei lavoratori che era di mia zia prima che si accorgessero che lavorava in un negozio di ebrei, e la tessera del PSI di mio padre. Come credenziali bastano o devo aggiungere la medaglia di bronzo per il profitto scolastico che mi fu consegnata in prima elementare da Andreotti in persona. Se aprissi la cassaforte potrei aggiungere le lettere che mi ha scritto Rosina mia, il ritratto di zia Sofia, una coda di cavalluccio, un pezzo di candela, una lente di ingrandimento, un cornetto di corallo ed il becco di un pappagallo a cui insegnai un sacco di parolacce.http://www.youtube.com/watch?v=butJ38_CwzkMagari alle prossime elezioni potrei contribuire anch’io, per una modica somma, al bene dell’Italia, basta che non mi rimandino indietro perché mancava qualche documento. Voglio fare le cose per bene, io...