Kremuzio

Cara benzina


Non è un'altra letterina che comincia così... Come al solito, sotto le feste aumenta la benzina. E fin qui nulla di nuovo, ci siamo abituati. Ma quanto starebbe l’idrogeno al litro o al metrocubo? E’ difficile da dirsi. Basterebbe fare quattro calcoli, che non mi va di fare. Anche perché guardando in giro sul web parlano di costi a partire da un dollaro la libbra, per la produzione da combustibili fossili. È una maledizione, gira che ti rigira si torna al carbone per fare l'idrogeno. Però un uso come motore per automobile può non essere solo un motore a scoppio che al termine della combustione abbia come materia di scarico acqua distillata, ma anche un motore elettrico con una cella a combustibile che converta idrogeno ed ossigeno in acqua e viceversa. In un verso da' energia elettrica, e nell’altro ricompone il liquido. Dove sarebbe il guadagno allora? Se l’elettrolisi dell’acqua, ovvero la sua scissione nei due gas la otteniamo con fonti di energia alternativa, ecco il guadagno, non utilizzando pile chimiche che sono costosissime ed hanno una durata limitata nel numero di cicli di ricarica e scarica.Ma dati i prezzi, fermiamoci alla considerazione che la cosa più bella dell’idrogeno è che non produce gas tossici o gas serra.Tanto siamo abituati a pagare un botto per fare il pieno, che non ci sarebbe quasi bisogno di risparmiare al distributore. Dice uno che tanto mette sempre cinque euro di benzina, più spesso di una volta, ma lo fa per il PIL. Sembra quasi di fare commercio etico quando apri lo sportellino del serbatoio. Non vedo più benzinai italiani alla pompa. Sono tutti di origine asiatica, forse cingalesi o indiani o pakistani. Non saprei dirlo. A volte vedi il capo del distributore, dalla faccia arcigna, seduto da una parte che incassa i soldi e da’ i resti. Forse non si fida di lasciare la mazzetta delle banconote nelle mani dell’extracomunitario. E chissà quanto li paga. Qualsiasi cosa tu domandi loro chiedono il permesso al capo. Se sei all’interno del raccordo. Mentre subito fuori ridiventano per miracolo, tutti italiani, anzi borgatari.Ora il prezzo è sulle tremila lire al litro. Come un buon vino preso al supermercato, con la bottiglia a perdere. Eppure si può ancora risparmiare un poco, scegliendo altre marche che non siano quelle che ti bombardano di pubblicità in tv. Per fortuna ho uno di questi distributori vicino casa, fai un po’ di fila; neanche mi ricordo il nome della marca, ma la puzza della benzina è la stessa, solo che costa una quindicina di centesimi in meno di quelle famose. Il nostro premier una volta disse una cosa giusta: quando andate a fare la spesa al mercato non vi fermate al primo banco della frutta, guardate anche gli altri e comprate da quello con i prezzi più bassi. Sono sicuro che se tutti facessero così, noi risparmieremmo e lui sarebbe un po’ meno ricco. Ma perché limitarsi ai generi alimentari? Se tutti scegliessimo i prezzi più bassi, è probabile che ci sarebbe una mini gara al ribasso. Mini, che poi scatterebbe la logica del cartello e si fermerebbero tutti ad un certo punto dicendo che sotto non potrebbero andare. Un po’ come i soldi che ci rapiscono le assicurazioni. Ma molti non si preoccupano, forse per il fatto che usiamo questo metodo della richiesta di benzina secondo la banconota che si vuol spendere. Come se uno andasse dal vinaio chiedendo dieci euro di vino. Perché si può chiedere due euro di pizza e non una fetta o un litro di gasolio?Da domani ci voglio provare. Così si capirebbe meglio il prezzo del combustibile. “Mi da per favore tre litri di benza? Quant’è?”“Sono 4 euro e 50”“Però… All’altra pompa lo fanno 4 e 20. me lo fa lo sconto?”“Non posso, giuro che ci rimetto. Al massimo posso lasciar sgocciolare di più l’erogatore. Do due sgrullate e faccio un saltino sul tubo: va bene?” Uhm… Ma sempre quello che è amico di Putin e Gheddafi, non lo faceva per il nostro bene garantendoci prezzi migliori nella fornitura di petrolio e gas? C’è qualcosa che non capisco, o forse sì…