Kremuzio

Automatismi


Ti rovinano, neanche stessi ad una catena di montaggio, e le cose che stai facendo le fai così senza pensarci che se anche ti ci mettessi, fermo, bloccato, con le meningi spremute, non riusciresti a deviare dal solco, neanche grattando il disco con la puntina. Parlo per me, ovviamente. Spero che per altri non sia così.Mi accade sempre quando faccio una cosa ben precisa. Scendo dal motorino, e deposito guanti e  casco nel bauletto, mi infilo le chiavi in bocca, sfilo i guanti, riprendo le chiavi apro il bauletto, sistemo le cose al suo interno e richiudo a chiave. Fin qui tutto bene. Ma se devo mettere qualcosa nel sottosella, sono rovinato. Lascio le chiavi appese alla serratura, con il portachiavi penzoloni. Qualsiasi forma abbia, qualsiasi motorino abbia avuto, colore targa o marca, anche riguardo i portachiavi, ovviamente, anche se portassi un incudine da cento chili appeso alla catenella o alla catena dell’ancora del Titanic.La dimentico attaccata. Ed al mio ritorno eccola li, penzolante, che mi sbeffeggia, e mi ricorda la caducità dei neuroni, giorno dopo giorno, incessante.E ieri sera mi è ricapitato. Dovevo mettere una scatoletta nel sottosella… ed allora io che sono furbo e riconosco, socraticamente, i miei limiti, ho cominciato a sciorinare ad alta voce un mantra che avrebbe dovuto salvarmi dall’autofiguraccia.“devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi…”e con questa litania in testa, con calma, ho cominciato a tirar fuori le chiavi del motorino, ho scelto quella giusta, l’ho infilata nella toppa, ho girato e fatto scattare la serratura. Con l’altra mano tiro su il sellino e metto la scatoletta a posto. Chiudo. Mannaggia non si chiude, allora sistema meglio il giaccone di gomma e poi i pantalonni di gomma, e quindi la bomboletta per gonfiare la gomma bucata. Sparpaglio tutte le minuterie rimaste da una vecchia riparazione, le candele, le guarnizioni, le viti, una molla. Qualche pezzo di carta. Richiudo. Boing, ancora sbatte su qualcosa che non vedo senza scattare. Riapro, tolgo tutto, ripiego, rimetto a posto, tolgo la catena che si era messa ad un angoletto, sposto, spingo, schiaccio, rimetto la scatola. Mannaggia. Non può entrare, questione di cubatura di spazio disponibile. Devo togliere il plaid per eventuali pennichelle su aiuole, lo ripiego. La maschera da sub che non si sa mai abbia voglia di telline e vongole mentre sto dalle parti del mare. Le pinne le avevo riportate a casa tempo fa.“devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi…”Decido, la scatola non ce la lascio, dato che non c’entra. La porto a casa. Rimetto a posto la paletta ed il secchiello, la sdraia ripiegabile e l’elenco telefonico di Frascati, ma la scatola non entra.“devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi…”. Richiudo il sellino. Ora aggancia e si serra per bene. Ok. Missione compiuta.Torno a casa. Stasera sono nervosissimo. Ho passato una giornataccia al lavoro e litigato con tutti.Meglio dormirci sopra dopo aver assistito a qualche puntata di CSI già vista. Sonno ristoratore. Ogni tanto sogno un motorino ed un fantasma che mi sussurra“devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi- devoricordarmilechiavi…”, mentre mi mostra dall’alto di un castello, la vallata piena di impermeabili gialli, catene e coccodrilli col mal di pancia.Ha da passà a nuttata. È passata. Stamattina tutto allegro sto per uscire e cerco nel cestino svuota-tasche le chiavi del motorino. Indovinate? Non c’erano. Che dite? L’ho lasciate attaccate alla moto? Ebbene sì. Stamattina erano lì attaccate, penzolanti, alla serratura dove le avevo lasciate ieri sera. E preferisco mantenere un dignitoso silenzio.