Kremuzio

Condividere digitale


Quando accendo il mio portatile, l’icona che mi compare in basso a destra mi avverte che ci sono un numero sconsiderato di reti wireless. Ma son proprio tante nel mio palazzo, alcune arrivano fortissime, altre un po’ meno, ma tutte giungono in qualsiasi parte del mio appartamento. Stando quasi tutto il giorno in ufficio, non ho bisogno di una gran connessione, giusto per scaricare la posta, due minuti e stacco, per cui posso benissimo rimandare qualsivoglia connessione al giorno dopo. Però si fa tanto parlare di wifi gratuito, di hotspots, di zone aperte, di provincia che si da un gran da fare per aprirne sempre di più, secondo una chiara promessa elettorale. Ed in effetti sempre più si vedono ragazzi in strada, nei parchi, sulle panchine, indaffarati a scrivere, curvi sul pc, che sembrano fare cose importantissime e magari stanno cazzeggiando su facebook. Ma tant’è…Leggo sulla volontà di portare la mitica banda larga in Italia, nei paesi, considerando il fatto che in città questa ci sia ed abbastanza in grado di accontentare i non troppo sofisticati palati degli utenti cittadini. Dopotutto a che servirà mai una connessione 24 ore su 24, flat, su internet? Semplice, a scaricare film e musica in prima battuta, poi per giocare e chattare o video chattare e quindi per lavoro. Molto poi. Non mi si venga a dire che l’uso sia tutto questo serio e necessario bisogno per l’evoluzione della specie italiana nei confronti dei mercati esteri. Chi ci lavora seriamente, ha la sua brava linea veloce, pagata discretamente, e lascia che i suoi impiegati, oltre a lavorare, chattino, scarichino, giochino eccetera. Tutto normale. Con l’eccezione di Facebook che molti amministratori di rete hanno imparato a bloccare, riversando tutto il traffico la sera quando i lavoratori se ne tornano a casa, con gravi perdite pubblicitarie televisive. Chi sta al pc non guarda la tv, ovvio.Ma collegarsi da casa non ha un costo basso. Almeno una ventina di euro al mese, a salire, per un collegamento flat. Se ce l’hai a consumo, rischi anche di pagare di più se ti colleghi un po’ più di pochissimo, e non ci vedo niente di strano.Lo strano lo noto quando vedo che intorno a me ci sono decine e decine di connessioni wireless che necessitano di chiave per connettersi. La cosa è ovvia. Uno si fa un account flat, chiede un access point, ovvero un modem che trasmette in wi-fi, con onde radio, e si ritrova internet ovunque porti il computer. Comodissimo. Le onde radio però non vengono bloccate dalle mura,e vanno oltre, negli appartamenti sopra sotto e di lato. A volte anche dall’altra parte della strada e all’interno del cortile. Dato che è flat, il modem viene lasciato sempre acceso, anche se nessuno lo usa, con un’emissione continua di onde radio, che a voler essere pignoli, fanno anche male. In più si consuma elettricità per nulla. Tutto perché c’è questa maledetta chiave software o password che impedisce il collegamento a chi non la conosce (sta di solito scritta sotto al modem).E se ci facessimo tutti più buoni e lasciassimo aperta la rete? Non sarebbe una bella condivisione di risorse che farebbe bene al nostro paese? Consideriamo i pro ed i contro. I pro sono esclusivamente altruistici. Si consentirebbe l’accesso a persone che non se lo possono permettere, studenti e pensionati che potrebbero usarla per uno sviluppo personale. Inoltre usando Skype si risparmierebbe sulle telefonate. Poi ci farebbe sentire più bravi e buoni, senza rimetterci una lira.Di contro potrebbe esserci un utilizzo della banda tale da rallentare l’uso del possessore. Se molti si collegano contemporaneamente, ovvio che la navigazione rallenti, ma rallenterebbe per tutti. Inoltre qualche malintenzionato potrebbe entrare nel computer degli altri e fare qualche casino, ma non sarei così paranoico. Basta installare un buon firewall e nessuno entrerà a sbirciare le vostre foto in cui vi siete autoscattati nudi vestiti da infermiera. Ma chi ammazzerebbe la gallina dalle uova d’oro? Se mi si consentisse l’uso della rete altrui, lo farei in punta di piedi, senza forzare, visto che a caval donato non si guarda in bocca.Riepilogando, mettete in condivisione apertamente, senza password, la vostra connessione flat, e farete un favore, senza rimetterci, a chi non se lo può permettere. Magari chiamatela col vostro nome, così che potranno anche ringraziarvi di persona!