Kremuzio

Piccole o grandi?


Tra le tante dicotomie manichee (che parolone) che infestano la società e la spinge ad interminabili discussioni, c’è quella delle “ruote alte o ruote basse” detto anche "ruote piccole o grandi"? In relazione ai motorini, si intende. Mi ci scontro in continuazione con amici che pretendono di farmi acquistare uno scooter a ruote alte. Non mi avranno mai dalla loro parte. E non è che stia parlando a sproposito, sono cose provate sulla mia pelle. Il segreto di tutto ciò sta nell’”effetto giroscopio”, ovvero in quell’effetto che tutti possiamo riscontrare in una trottola (ma esistono ancora le trottole?). Una volta che la trottola viene messa in movimento, gira gira e rimane in piedi, proprio come un giroscopio, appunto. Rimane in piedi perché, dicono i testi, quando un corpo sta ruotando, il suo asse attorno al quale ruota deve venire sollecitato perpendicolarmente. In pratica potete prendere la trottola al volo tramite il suo piripicchio centrale e sollevarla senza sforzo invece di prenderla da altre parti (anche perché vi fareste male alle dita). I giroscopi servono ad esempio all’interno delle navi per non farle oscillare troppo, o in un missile per non farlo deviare dalla traiettoria (per farla breve…).Tenendo in mano una ruota di bicicletta che stia girando, sentireste bene lo sforzo che ci vuole per inclinarla. E se state su uno sgabello girevole, sarebbe ancora più interessante. Esistono dei simpatici filmati che lo provano, come questo: http://www.youtube.com/watch?v=pF_SUvPAOSs&NR=1Molto affascinante. Allora si capisce perché se uno va in bicicletta e pedala, non cade, ma se si ferma, o fa il surplace o deve mettere un piede a terra. Con i motorini a ruote alte, la stessa cosa, vai veloce e stai dritto, ma se rallenti qualche problema ce l’hai. Ed io quando sto in motorino, guido come un vecchietto col cappello in testa: vado pianissimo, e la dimostrazione l’ho avuta qualche giorno fa. Porto il mio con le ruote basse dal meccanico per rifare i freni ed un mio generoso amico per il frattempo mi presta il suo, stessa cilindrata (150) con le ruote alte. A parte il fatto che con questo non posso allungare le gambe, mi immetto nel traffico facendo la solita strada di tutti i giorni, stesso tragitto, stessa velocità ed asfalto rovinato. Non appena finisco sopra uno di quei punti in cui l’asfalto fa un gradino, cosa che non sento minimamente con le rute basse, mi sembra quasi di finire in terra. Lo sterzo e le ruote si inclinano e per poco non cado. Svicolando tra le macchine sento anche una maggior sensibilità dello sterzo a girare troppo. Non mi ci trovo per niente. E non mi piace. D’accordo che sarà tutta colpa del fatto che vado piano, ma in mezzo al traffico cittadino sarei un deficiente a correre. Il meccanico poi mi dice: “Hai sentito la differenza con le ruote alte? Ti sei trovato meglio? Tutta un’altra cosa eh?”, gli stavo quasi dando un morso in testa. E da lì è cominciata una disquisizione filosofica sul “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace” e sul perché si deve o deve correre. Un meccanico deve far rombare il motore sotto il deretano, io mi devo spostare con calma e sangue freddo. Di sicuro avrà ragione lui, ma a me piace volare basso e ben bilanciato, con le gambe allungate e lo schienale comodo. L’abitudine sarà di certo la spiegazione del mio comportamento, considerato che ho sempre guidato con le ruote basse. Ovvio che tra maschi abbiamo anche intavolato discussioni sui seni femminili e le loro dimensioni, ma questa è un'altra storia (e per questo giustifico la bella immagine in alto a sinistra...).E quando un giorno mi comprerò una bella Harley Davidson custom, che guiderò pancia al vento, trattenuta da una bellissima canottiera a rete, me ne starò rilassato, semisdraiato, con vento in faccia a percorrere litoranee sature di salsedine, e sulla moto monterò le ruote piccole, ovviamente…