Kremuzio

Muscoli ed aggressività


A volte uso il mio corpo come un laboratorio socio-fisiologico. E mi stupisco delle risposte che mi da’, e di quelle che ottengo, ma temo anche alcuni risvolti comportamentali che non sono proprio da me. Ecco in sintesi sia l’esperimento che i risultati.Almeno una volta l’anno, quando si avvicina la primavera, mi guardo allo specchio e decido che l’età raggiunta a fatica, non è molto generosa con le fattezze corporee, mentre la mentalità finto-giovanile del mio cervello vorrebbe dissimulare gli acciacchi. Ed allora mi vedo troppa ciccia in alcune parti e pochi muscoli in altre, e quindi scatta la decisione. Inizia una discreta dieta togliendo un po’ di zuccheri, dolci, pizze ai quattro formaggi e creme catalane. Rigatoni burro e parmigiano e lasagne alla doppia besciamella. Panini con la porchetta e pizza ripiena con mortazza. La cioccolata rimane.E faccio le scale a piedi saltellando e correndo, fatte a due a due, lunghe passeggiate a passo svelto, meno caffè e più acqua corrente. In pratica quello che dovrei fare tutto l’anno, ma per pigrizia, finta depressione, rodimenti e momenti artistici, non faccio.A partire da una bella sera invece ho tirato fuori da sotto il letto bilanciere, pesi e manubri. Una bella spolverata che, come tutti sanno, le cose sotto al letto se le tieni ferme si ricoprono di polvere ed acari.E così mentre assisto a qualche serial poliziesco-truculento che mi tiene sveglio, faccio un po’ di esercizi. Prima con i pesi per le braccia, 3 serie da 8 così e poi altre 3 serie da 8 nell’altro modo. E sento che i bicipiti ed i tricipiti cominciano a ravvivarsi, mentre dormono quando sto scrivendo. Poi prendo il bilanciere e sforzo i pettorali, ma senza esagerare, che sotto sotto, avrei pure paura che mi prenda un malanno innominabile per lo sforzo. Mica sono un ragazzino. Non posso fare l’intellettuale per un anno e poi diventare un animale tutto muscoli e dimenticarmi la rilassatezza dei costumi e la flaccidità dei tessuti. Però sento l’energia montare. Sarebbe il momento meno opportuno quello prima di andare a letto, ma così facendo alla fine mi stanco e probabilmente potrei anche addormentarmi prima, se non fosse per l’acido lattico e l’adrenalina in circolo.Alla fine mi metto sul letto e faccio esercizi per gli addominali. Mi piacerebbe tramutare un po’ di grasso in qualcosa di più utile per l’umanità, anche se potrei mandare avanti l’illuminazione casalinga, se potessi estrarre il mio olio e caricare lampade di Aladino. Alla fine una bella doccia calda ed a nanna.Dopo un po’ di giorni, cambia anche la mentalità. Mi sento meno affaticato di giorno quando corricchio per le scale, e mi sento più sicuro di me. Magari il cervello non è così elastico e mi vengono meno idee appartenenti al mondo del “vorrei”. La fantasia cala ma aumenta la praticità. E fin qui ci potrei anche stare, ma da un altro punto di vista peggioro. Magari è l’avvicinarsi della primavera, il primo sole e gli ormoni che si risvegliano, ma il mio comportamento sociale è cambiato. Sono più aggressivo. Me ne accorgo quando sono in auto. Se qualcuno mi vuole lavare il parabrezza e questo è pulito, comincio a dire “no, grazie” per un paio di volte e poi mi metto ad urlare “ho detto di nooooo!” quando iniziano a sporcarlo. Non è che in condizioni normali mi sottometta ai soprusi spiccioli, ma quando faccio ginnastica mi inalbero con facilità. Le urla verso chi mi taglia la strada o, a mio parere, si comporta male, sono maggiori e lanciate con fiero cipiglio. Come se dovessi scendere di corsa e fare a cazzotti con tutti, solo perché mi sento più energia nelle braccia. Poi, a scarica di adrenalina passata, mi metto a pensare, ed a capire tante cose che accadono nel mondo, di come la gente vada a finire male per una frase detta a denti stretti, per uno sguardo di troppo. E mi fermo. Però dentro di me, mi sento una gioiosa macchina da guerra, un “natural born killer”, e mi sento pure tanto stupido.