Kremuzio

Lost


Non è solo una questione di orchi… Dal 1974 ad oggi sono scomparse 24000 persone circa. Diconsi 24mila persone. Che fatta la media, calcolando che sono 36 anni, vuol dire all’incirca 1,82 scomparsi al giorno e mai più ritrovati. 9336 minorenni dei quali il 70% sono stranieri. Primo inciso: che giri ci sono come traffico di minorenni? 6500 stranieri vuol dire che entrano nel nostro paese e scompaiono? Dove vanno? Vengono usati o semplicemente spariscono perché vengono adottati da famiglie che non vogliono seguire gli iter burocratici? Speriamo sia così e che non si debba toccare il tasto del mercato di organi, prima preoccupazione che fa accapponare la pelle. La seconda la sappiamo. Anche perché non si parla di altro che di orchi. Questa parola proveniente dalle favole che sta ad indicare un mostro che mangia i bambini è usata spesso ed a volte a sproposito nell’informazione della cronaca nera, ormai diventata cronaca di costume, ahimè.Ma le persone scompaiono e non si ritrovano. Chissà quanti di loro lo hanno fatto volontariamente per cambiare vita, reiniziarne una nuova lontana dalle ristrettezze quotidiane, dai menage che non portano a nulla tranne che all’insoddisfazione. Quanti di costoro si son rifatti una famiglia lontano da casa, magari aperto un bar a Puerto Escondido, o ritirati sulle montagne a vivere da eremiti? E le migliaia di persone che sono in strada a vivere e sopravvivere di espedienti ed elemosina? Quanti sono costoro? Quante domande alle quali non si possono dare risposte certe, si affacciano alla mente. Mi preoccupano anche le risorse messe in campo per risolvere questi problemi. Si è visto da poco quanto tutte le battute a tappeto organizzate dalle forze volontarie, alla fine non portino a niente, neanche su un territorio limitato come quello che ha visto scomparire Yara. E le risorse tecnologiche? Pensate quanto sono costati i radar per vedere nel sottosuolo, ed i famosi cani molecolari che sentirebbero una molecola di qualsiasi cosa a chilometri di distanza neanche fossero falene alla ricerca di feromoni. E con tutto ciò non sono riusciti a trovare un cadavere in avanzato stato di putrefazione… Mi sa che quelle migliaia di persone scomparse stanno bene dove stanno. Speriamo stiano bene davvero. E che i bambini abbiano trovato una famiglia che li faccia vivere degnamente. Sono quasi 3 al giorno, calcolando gli stranieri, ma con le dovute proporzioni, arriviamo ad un bambino italiano scomparso al giorno? Incredibile, assurdo, ma anche se fosse uno a settimana, è pazzesco quanto si manipolino le cifre, le statistiche, senza dare una valenza assoluta all’oggetto in questione: la vita umana in generale e quella dei minorenni in particolare. Si dirà che ci sono nazioni dove si sta peggio, come in Africa o in America del sud, con i bambini che vivono per strada e finiscono nei peggiori dei modi. Ma questo ci tocca da lontano, in una società abituata ad “appassionarsi” a casi ben particolari, magari dai tratti sessuali taciuti o esibiti. Facendo zapping ieri, mi sono imbattuto in quelle oscene frasi fatte da sedicenti grandi giornalisti che interrogavano gli esperti sottolineando ripetutamente e chiedendo se fossero veri particolari raccapriccianti. Questo ci sgomenta, più delle migliaia di bambini che muoiono di fame ogni giorno. Ma sono cose che accadono lontane da noi.E di contro, nelle statistiche diffuse nella quinta relazione semestrale per le persone scomparse, risultano anche 789 cadaveri non ancora identificati. Questo nonostante tutti gli ausili tecnologici e biologici che siamo abituati a vedere nei vari serial televisivi. Fosse fantascienza? Le analisi del DNA andrebbero confrontate con campioni esistenti, come anche le tecniche di ricostruzione facciale tridimensionali computerizzate o addirittura quelle con gli ologrammi. Ma è probabile che tutto questo non esista ancora, e che tutto sia demandato a solerti specialisti in camice bianco che timbrano il cartellino ed il weekend hanno da fare con la famiglia. Quando vedo CSI o Bones, penso a questi superspecialisti americani che praticamente vivono in avveniristici laboratori pieni di ultracostose apparecchiature, che risolvono casi enigmatici, e li confronto con la caserma dei carabinieri sotto casa che ha l’auto ferma per mancanza di benzina. Basterebbe il combustibile bruciato dalla Hammer di Horatio Caine (CSI Miami) quando fa parcheggio, per mandare avanti tutte le volanti di Roma per una settimana…