Pazzo è Puro

Testamento spirituale di una testa di cazzo


Solitamente dopo ammetto, Ammetto ciò che avrei dovuto dire...... solitamente dopo un pò lo ammetto...Oh sì!(e forse questa volta ammetto che voglio parlare-vomitaresolo di me,e forse stavolta parlare di me non è un pretesto dietro il quale nascondere me in relazione ad altre persone o a qualcos’altro)Solitamente rivivo, rivivo forte i colori Tutti i colori dei miei dolori, Aspettando il momento di rivivereI colori senza i dolori... giocattoli rotti...Ma adesso...Resto qui, nel mio giocattolo rotto... niente di male...L’ho sempre fatto e sempre lo farò,Gira ancora, gira come la mia anima.....Amante da quattro soldi, aspetto su un lato della strada,Come se avessi una bomba nascosta da qualche parteE prego perché non esplodaPerché tempo fa mi sarei potuto controllare,Tempo fa ero veramente un figo,In realtà "tempo fa" non esiste, e forse mi sono inventato tutto,Perché mi piace inventarmi storie sempre nuoveMi piace colorare il mondo, mi piacciono i colori,Nessuno vede i colori come li vedo io......Ma credo che tempo fa mi sarei potuto controllare...Oh, è necessario creare un diversivo, E' sempre necessario inventarsi dei diversivi, ma adessoNon trovo più il mio cappello a tre punte, E’ necessario giocare al mio solito gioco,Andare in scena, indossare la maschera del folle,Diventare una persona, essere un nessuno che è qualcuno,In un mare di nessuno, vi prego coloratemi come volete voi!!!Necessario giocare il ruolo del folle...... Quanto mi pesa questo gioco ........ quanto inizia a pesarmi...Non ricordo più come si mima la pazzia, cara, Riesci a spiegarmelo almeno tu?Tu che sei una pazza (e ti amo per questo, ora come allora è sempre stato così......mio dio...)Ma torniamo a me... ho una calibro 16 sotto i vestitiE prego perché tempo fa mi sarei potuto controllareOh... ci sono dentro fino al collo.... ma dove mi trovo?Ho un’amante da quattro soldi che continua a chiamarmiMi spiega alcuni giochi di cui vorrebbe rendermi partecipeAllora io la ascolto al telefono, è molto precisa Nei particolari, perfezionista, cura i dettagli, come sempre,Allora io metto la mano in tasca ed accarezzoLa mia calibro 16... ...Questo gioco inizia a pesarmi...Ci sono dentro fino al collo ma non ricordo più dove mi trovo,Mi sveglio la notte e non capisco chi ho accanto...La mia mano in tasca è così determinata e discretaMentre prego qualche Dio di farmi ritrovare il controllo...Perché a volte non riesco a ricordare nulla tranne....gli sguardi... gli sguardi... gli sguardi....Un flusso costante di pensieri che arrivanoUn pò da ovunque, come farfalle, foglie verdiGialle, rosse, foglie in inverno che scivolano via,E non so più, non li scaccio, no...Mi aggrappo ad un filo ed aspetto che la corrente di pensieriMi trascini e mi conduca verso.... Non so.......Rimane sempre qualcosa da vedereDa scoprire da vivere...Eppure un giorno ricomincerà tutto, ancora una volta,Ancora una volta...Ma tempo fa mi sarei potuto controllareTempo fa sarei stato in grado di smarrirmi,Si... sarei ancora stato in grado di smarrirmi,Di perdermi, di essere folle, di essere la maschera....Sarei stato in grado di volere beneAvrei potuto volermi bene...Tempo fa... tempo fa... tempo fa...  01/01/08