Pazzo è Puro

Torino, giorni di pioggia: Non ora, non qui


“E’ un pò banale, ma in fondo è così,Vorrei solo sapere se tu sei felice, tutto qui...Buonanotte a te, chissà che storie fai, Hai visto mai che magari pensi anche a me...Insomma, io sto pensando a te...”.Avevi ragione: molte cose che mi son successeFurono errori di luogo e di tempo,Come dire: “no, non ora, non qui”.Però in questo vetro di autobus, mentre fuori pioveMi stringo nella mia giacca jeansCompletamente fuori luogo, fuori stagione, Mi accorgo di essere in un’ora ed in un postoA me riservato da tempo....“Ora come mai allora, sento veramente Che sto perdendo la mia migliore amicaNon posso credere Che questa possa essere la fine”.Nella strada senza nessun motivo apparenteLa gente vibra di urgenza effervescente.Si può notare solamente l’applicazione di Un consiglio misterioso raccolto da tutti:Abbiate fretta!!Girando l’angolo tra Via Po e Via Rossini viene gente,Il formato di quello che sto vedendo aumenta,Decresce la scala: uno a cento, uno a cinquanta,Uno a dieci fino a che la dimensione dei passantiRaggiunge la mia taglia o io la loro....“E’ quello che sai che ti uccide o è quello che non saiA mentire alle mani, al cuore, ai reni,Lasciandoti fottere fortePer spingerti i presagi Via dal cuore su in testa, sopprimerli...”.Si cresce tacendo, chiudendo gli occhi ogni tanto,Si cresce sentendo all’improvvisoMolta distanza da tutte le persone....“E' come se io mi stessi arrendendo E se è vero, io non voglio saperloMentre moriamo entrambi Con la testa tra le mani mi siedo e piango”.Ora l’autobus si scuote, trema il vetro Ed ho un brivido di freddo.Mi sembra di vedere ancoraIl tuo cappotto rosso, la borsa,Ma non gli occhi un pò così...L’ora che si avvicina per me saràUn’ora qualsiasi del tuo tempo.Eppure sembri annunciarmelo,Ferma in una fotografia mentale,Ferma nel tempo, pulita come ioNon sono mai riuscito ad essere,Mai, in realtà, han coinciso i nostri tempiC’è un vetro e sembra che tu Non mi possa ascoltare neppure se grido...C’è un vetro a proteggertiC’è un vetro nella vita e nella morte di ciascuno... 20-21/04/2008