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Un radicale collabora ad affossare i referendum su nucleare e acqua pubblica


Che raggiungere il 50% dei votanti ad un referendum sia un'impresa da molti anni, non è una novità. Che fare un turno elettorale in più costa 400.000 euro allo stato, non è una novità. Che chiamare i cittadini a votare tre volte in meno di un mese sia una follia, non è una novità.Ma che un radicale, eletto con i voti del PD, voti contro l'accorpamento tra referendum e amministrative, che avrebbe portato ad un risparmio e avrebbe aumentato le probabilità di raggiungimento del quorum, un radicale che per anni si sono imbavagliati perchè "lo Stato" voleva far fallire i referendum, un radicle che per anni ci han portato a votare su un sacco di cose di cui, forse forse, non se ne sentiva la necessità. Bhè questa si che è una novità.Il suo nome è Marco Beltrandi, eletto con i voti dei cittadini emiliani. Ricordiamocelo al prossimo giro. Questa è la sua faccia.