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Fukushima, a che punto è la situazione?


«L'acqua presente nel reattore non è sufficiente a coprire le barre, che forse sono state completamente esposte, provocando una fusione delle stesse». L'ha scritto, a due mesi di distanza dal terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone, la Tepco. Intanto vengono abbattuti tutti i capi di bestiame nella zona della centrale di Fukushima e il governo chiede scusa per aver riversato in mare 15mila le tonnellate di liquido radioattivo.
Questa l'amara sintesi de Linkiesta sulla situazione nella centrale giapponese colpita da terremoto e tsunami.Il problema è sempre più globale se si pensa che per l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), entro due anni l'acqua radioattiva sversata dalla centrale di Fukushima potrebbe raggiungere la costa occidentale degli Stati Uniti d'America.In questo panorama si inseriscono due eventi politici delle ultime ore, ovvero, l'altissima affluenza al referendum sardo contro le centrali nucleari e la decisione del Ministro dell'Ambiente tedesco di chiudere 4 centrali.Un'altra domanda è chi risarcirà i danni provocati dal disastro nucleare. La Tepco, la compagnia che gestiva la centrale giapponese, pagherà, risarcendo i 50 mila nuclei familiari evacuati dei danni causati, si parla dell'equivalente di 60 miliardi di euro da risarcire.. Dove trovare i soldi? La Tepco reperirà le risorse non vendendo i suoi assets; ha deciso di tagliare del 20% i salari dei suoi 32 mila dipendenti. Siccome non sarà sufficiente, l'amministratore delegato della Tepco, Masataka Shimizu, ha prontamente chiesto l'aiuto dello Stato. Ovvero, dei contribuenti giapponesi.