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Miti nucleari: senza nucleare paghiamo la corrente più cara d'Europa


Dopo aver visto i primi 4 miti nucleari:1- L'Italia importa il 20% di energia prodotta da centrali nucleari dalla Francia!FALSO. L'energia che l'Italia compra dall'estero è sì il 20% ma quella prodotta da centrali nucleari è solo l'1,5%. Approfondisci qui.2- L'Italia è circondata da centrali nucleari di altri paesi, in caso di incidente avremmo gli stassi danni, ma non abbiamo i benefici!FALSO. Le centrali ai nostri confini sono 11 e distano tutte più di 100 km. Un incidente in quelle centrali avrebbe ripercussioni molto meno gravi in Italia che nei paesi di istallazione. Approfondisci qui.3- L'uranio ci rende indipendenti da paesi instabili!FALSO. Le riserve maggiori sono in paesi come il Kazakhistan, la Namibia e il Niger. Approfondisci qui.4- Tutti costruiscono centrali nucleari tranne l'Italia.FALSO. Il numero di reattori attivi nel mondo è stabile dal 1987. Approfondisci qui.appronfitamo il quinto, quello che riguarda le tasche.5- senza energia nucleare in Italia si paga la corrente più cara d'EuropaVediamo insieme questa tabella:
Naturalmente dobbiamo guarda la colonna al netto delle imposte perchè ogni stato può scegliere di caricare o meno tasse sulla corrente elettrica.L'Italia è tra i paesi dove la corrente costa meno per i consumi bassi, man mano che cresce la richiesta di energia più aumenta il costo del Kw/h.In particolare va preso in considerazione il paragone con la Francia, stato che più utilizza l'energia nucleare. La Francia ha un sistema tariffario che favorisce i grandi consumatori, infatti più corrente si consuma meno la si paga. Ciò è dovuto al fatto che le centrali nucleari non sono modulabili, ovvero, producono sempre la stessa quantità di energia. Si ha quindi tutto l'interesse a promuovere il suo pieno consumo. Questo porta al fatto che buona parte del riscaldamento francese è di tipo elettrico, infatti se andiamo a vedere i consumi pro-capite sono molto più alti di quelli italiani.Ecco alcuni dati:Italia - consumo pro capite annuo in kgoe/a = 3127.2Francia = 4518.4Appare quindi chiaro che il costo della corrente in Italia è modulato sulla tipologia di consumo che l'utente medio deve sostenere e che il sistema tariffario è fatto per incentivare il risparmio economico sommando, all'energia risparmiata anche un più basso costo orario.Sui consumi bassi l'Italia ha un costo dell'elettricità pari al 35% in meno della media europea.Tutti gli altri approfondimenti sull'ultimo lavoro di Zabot-Monguzzi: 13 domande sul nucleare.