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Finanziaria e costi della politica


Ho sempre ritenuto i discorsi sui costi della politica abbastanza pretestuosi perchè la reale influenza sui conti dello stato è bassa, però adesso che si sta parlando di una finanziaria approvata in tempi record, mai visti in Italia, che, di fatto, e senza volerlo, rafforza il governo che altrimenti non saprebbe come spiegare i tagli a regioni e comuni, alla famiglia, al sud... Adesso, dico, il PD dovrebbe mettere tra i punti inderogabili per non fare ostruzionismo l'accettazione dell'emendamento sui costi della politica, perchè sarà anche economicamente irrelevante, ma simbolicamente fondamentale.Ecco cosa scrive oggi Repubblica:A preoccupare molti parlamentari del Pdl è anche un emendamento dell'opposizione al Senato che prevede l'incompatibilità delle cariche di parlamentare e sindaco o presidente di Provincia (solo alla Camera gli interessati sarebbero una quindicina), l'equiparazione degli stipendi di deputati e senatori a quelli di pari grado in Europa e i cambiamenti nel sistema dei vitalizi. Per quanto riguarda quest'ultimo tema l'emendamento specifica: "Gli uffici di presidenza delle due Camereadottano sistemi previdenziali basati sul metodo di calcolo contributivo, prevedendo requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso ai trattamenti corrispondenti a quelli applicati ai lavoratori dipendenti, ai sensi della disciplina pensionistica vigente". "State pur certi - si assicura ancora tra i "rivoltosi" del Pdl - che anche quella norma deve saltare se vogliono che votiamo la manovra".