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A Genova, nel 2001, avevamo ragione


in questi giorni i giornali sono pieni di articoli "Genova 10 anni dopo". Peccato che le immagini e i contenuti sono tutti sugli scontri di piazza. (Corriere, Repubblica)Non si dice che noi, che a Genova manifestavamo, avevamo ragione.Chiedevamo una finanza diversa, non speculativa, si voleva l'introduzione della Tobin Tax, di forme di controllo dei giochi che arricchiscono pochi e colpiscono molti; la fine delle speculazioni sulle materie prime, sui beni alimentari. La storia ci ha dato ragione.Chiedevamo di impegnarsi per l'ambiente, per la salvaguardia dell'ecosistema, dicevamo che Kyoto non era sufficiente, che bisogna puntare sulle rinnovabili, abbandonare il nucleare, staccarsi il più in fretta possibile dal petrolio. Al Gore, Obama e Fukushima hanno mostrato che erano richieste lecite e necessarie.Chiedevamo di globalizzare i diritti, di porre un freno ad un modello economico che esportava industrie per sfruttare le popolazioni più indigenti. Dicevamo che questo sistema avrebbe danneggiato noi occidentali e anche i paesi che ricevevano le industrie, che saremmo arrivati ad un punto in cui avremmo avuto una ruttura. Crisi?Chiedavamo che la democrazia fosse reale, si contestava che le decisioni sul mondo venissero prese da otto stati. Ora contano molto di più gli stati del BRIC che metà di quelli del G8. Ora è il Brasile a fare un prestito al Portogallo per evitarne il fallimento.Chiedavamo che gli obiettivi del millennio fossero presi come un obbligo da tutti altrimenti sarebbero state parole vuote. A 4 anni dalla scadenza, purtroppo, avevamo ragione.E allora, vogliamo dirlo che forse forse andavamo ascoltati allora e anche adesso?