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Le pari oppurtunità al lavoro possono aspettare almeno due anni


Ad agosto il Ministero del Lavoro ha pubblicato un bando per favorire l'inserimento e la permanenza al lavoro delle donne dal titolo: "Programma Obiettivo per l'incremento e la qualificazione dell'occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete".Un bando molto esigente per chi intende partecipare, infatti, per esempio, si chiede che ben il 50% delle donne che parteciperanno ad eventuali stage siano assunte (la media nazionale delle assunzioni post stage è sotto il 12%). Si chiedono addirittura delle lettere di intenti da parte di aziende, patti con il sindacato, approvazione (per gli enti pubblici) del piano triennale per le pari opportunità.La scadenza è perentoria, entro il 30 novembre.C'è un primo punto che però lascia perplessi: non c'è scritto quanti soldi vengono stanziati sul bando. Normalmente quando si propone una gare bisogna dire quanto si spenderà perchè non è la stessa cosa concorrere per 100.000 euro totali o per 10.000.000. Come mai non c'è?Un altro dato che manca è il tempo entro cui si riceverà risposta. Se un'impresa si impegna a mettere a disposizione una possibile assunzione o se si sigla un accordo sindacale bisogna sapere entro quanto l'eventuale azione verrà realizzata. Niente, sul bando non appare nulla.C'è però un modo per scoprire quando il Ministero del Lavoro risponderà, andare a veder cosa ha fatto negli anni passati. Ed ecco cosa si scopre:
I progetti presentati il 30 novembre 2008 sono stati approvati il 20 settembre 2010, quelli presentati il 30 novembre 2007 sono stati approvati il 28 maggio 2009.Due anni per valutare i progetti, due anni durante i quali la situazione economica è cambiata completamente quindi come potranno essere efficaci questi progetti?Se poi si cerca di avere più informazioni, non fate conto sulla Provincia di Milano che ha caricato le FAQ relative al bando 2010...Insomma, qui, se volesse Brunetta troverebbe non poco da innovare, senza andare troppo lontano.