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25 aprile: festa vista da lontano


da un po' di anni a questa parte ho perso solo una manifestazione del 25 aprile a cernusco. quell'anno ero in germania. quest'anno sono un po' più lontano.da questa terra che ha conosciuto regimi totalitari (trujillo e balaguer) ed invasioni di paesi stranieri (haiti e USA) la nostra festa assume ancora di più i termini della speranza che un mondo diverso è possibile.a cernusco sarà il primo 25 aprile senza roberto camerani, uomo di coraggio che sopravvissuto ai campi di concentramento tedeschi ha accettato la sfida di raccontare, di testimoniare, di ricordare e di lavorare perchè questo non torni mai più.a cernusco sarà il primo 25 aprile che vedrà un gruppo di persone di ritorno da un campo di concentramento. questa volta erano in visita perchè anche chi è giovane come me e ha avuto la fortuna di non conoscere le nostre guerre ha il dovere di adoperarsi per evitarne di nuove.il 25 aprile ci insegna che c'è una speranza, ma anche che la guerra tramuta uomini di pace in combattenti per la libertà. ma soprattutto che gli uomini di pace sanno capire che una volta conquistata la libertà questa va difesa con la non violenza e con la testimonianza. mio zio partigiano ha combattuto contro i tedeschi, proprio per questo ora si oppone a tutte le guerre perchè conosce l'orrore che portano con se'.questo 25 aprile sarà anche una grande festa per difendere la Costituzione nata dalla resistenza. una festa a cui partecipo con il cuore e che spero si compirà con la bocciatura del referendum di giugno. il popolo saprà decidere.da queste parti si direbbe: el pueblo unido jamas serà vencido.