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per uscire dall'incubo


“È assolutamente cruciale che il neo-presidente René Préval dimostri nei suoi primi 12 mesi di governo che può radicalmente cambiare la vita della popolazione”: lo ha detto l’ormai ex-capo della missione Onu ad Haiti (Minustah), Gabriel Valdés, congedandosi dall’incarico ricoperto per due anni. “Certamente – ha aggiunto – Préval non potrà offrire sicurezza al paese senza l’aiuto immediato dei donatori. Sarebbe intollerabile che una mancata assistenza economica da parte della comunità internazionale riportasse Haiti alla situazione instabile di un tempo”.
e da oggi é in edicola in italia il libro “Ad Haiti si nasce ultimi. La vera storia di Théophile e di altri bambini” (edito dalla Emi, Editrice missionaria italiana) di Alessandro Corallo, giornalista che lavora nella redazione di uno dei più noti programmi satirici della televisione italiana, ma che negli ultimi anni è stato 8 volte ad Haiti come volontario dell’associazione Anpil, con cui ha seguito diversi progetti per i bambini di strada, tra i quali anche il sostegno a distanza. Il racconto di Corallo inizia nelle periferie di questo paese martoriato, tra i più poveri dell’America Latina. Ad Haiti ci sono davvero le spiagge incantate dei depliant pubblicitari, ma anche discariche a cielo aperto, miseria, fame, malnutrizione, e malattie come dissenteria, tubercolosi, polmonite, morbillo continuano a seminare morte tra la gente. Il ricavato della vendita del libro servirà a finanziare il “Progetto Théophile” tramite il quale sarà possibile fare il test dell’Aids, seguire e curare i bambini della baraccopoli di Fatima, Port-de-Paix, Haiti.